Costanti matematiche e aree delimitate da un'iperbole equilatera
Nel 1949 Giovanni Vacca, mio padre, dedusse che dalla equazione dell’iperbole equilatera xy = 1 si possono determinare tre costanti matematiche. La prima è pi greco. La seconda è il logaritmo naturale di 2. La terza è la costante di Eulero (γ = 0,57721…. ) definita come
utile a chi usa le funzioni di Bessel (che servono fra l’altro a calcolare la densità di corrente elettrica ad alte frequenze nella sezione di un conduttore). Menzionò questo risultato nel suo articolo “La costante di Eulero e l’aritmetica analitica” negli Atti della XLII riunione della SIPS tenutasi a Roma nel 1951. Io lo lessi solo nel 2006.
Nella figura qui sopra è disegnata la curva che rappresenta l’iperbole:
xy = 1
Passa per i punti definiti dalle coppie di valori di x e y: (1,1), (2, ½). (3, 1/3), (4, ¼), (5, 1/5) ecc. Prendiamo ora i punti della curva che hanno ascissa intera: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, ecc. e uniamoli con segmenti (che sono corde dell’iperbole). Se calcoliamo la somma delle aree comprese fra tutte queste corde e la curva stessa (fino all’infinito; le prime 2 aree sono bianche in figura) otteniamo:
γ – ½ = 0,07721566490153286 ……
dove γ è la costante di Eulero. Lo conferma il programma seguente in Qbasic che dopo 2 milioni di iterazioni dà 12 cifre decimali esatte.
S = 0: a = 1 : b = 2: m = LOG(a): n = LOG(b)
11 Lb = LOG(b): La = LOG(a)
w = (a/(2 * b)) - (b/(2 * a)) + ((a+b) / a) - ((a + b) / b) - Lb + La
S = S + w: PRINT S
a = a + 1: b = b + 1 : GOTO 11
Se si sommano le aree dei triangoli che hanno i vertici su tre punti consecutivi ad ascissa intera, (123, 345, 567, ecc.; i primi due sono anneriti nella figura precedente), si ottiene:
log2 – ½ = 0,193147180559945309 ……..
Il programma per controllarlo (dopo 2 milioni di iterazioni, dà 11 cifre esatte) è:
S = 0 : a = 1
11 w = (2 / a) - (4 / (a + 4)) + (2 / (a + 8))
S = S + w: PRINT S: a = a + 2
GOTO 11
Se si sommano le aree dei triangoli che hanno i vertici su tre punti ad ascissa intera presi saltandone uno a ogni passo (135, 579, 9 11 13, ecc.) si ottiene
p/2 – 1 = 0,570796326794897 …….
Nel diagramma seguente è evidenziato in nero il primo triangolo della sequenza citata con vertici nei punti dell’iperbole che hanno ascissa 1, 3 e 5.
Il programma per controllarlo è:
S = 0: a = 1
11 w = (1 / a) - (2 / (a + 2)) + (1 / (a + 4))
S = S + w: PRINT a: PRINT w : PRINT S: a = a + 4
GOTO 11
Ho scritto un altro programma per calcolare la somma delle aree dei triangoli i cui vertici sono sempre sull’iperbole xy = 1, partendo da 1 e saltandone due (cioè usando i triangoli 1 4 7, 7 10 13, 13 16 19, ecc). Il risultato è:
1,0069465447….
La somma delle aree dei triangoli i cui vertici sono sempre sull’iperbole xy = 1, partendo da 1 e saltandone tre (cioè usando i triangoli 159, 9 13 17, 17 21 25, ecc), ha il valore:
1,4678919493…
La somma delle aree comprese fra le corde che congiungono i punti ad ascissa intera sempre sull’iperbole xy = 1, partendo da 1 e saltandone due e la curva stessa, ha il valore:
0,533421491349…
La somma delle aree comprese fra le corde che congiungono i punti ad ascissa intera sempre sull’iperbole xy = 1, partendo da 1 e saltandone tre e la curva stessa, ha il valore:
0,8411591722531 …
Non mi sembra che questi quattro valori siano in alcuna relazione semplice con alcuna costante matematica. Se qualcuno ha la pazienza di ragionarci sopra, è probabile che trovi altre relazioni di un certo interesse.