La scomparsa di Alfredo Franchetta

Nella notte dal 28 al 29 settembre 2011 è morto a Napoli Alfredo Franchetta. Le seguenti notizie biografiche sono ricavate dalla Introduzione di Ciro Ciliberto – La figura e l'opera di Alfredo Franchetta  – al volume delle Opere Scelte, edito a Napoli dalla Accademia Pontaniana nel 2006, in occasione del suo novantesimo compleanno.

Alfredo Franchetta era nato a Pescara il 17 marzo del 1916. Dotato di ingegno brillante e profondo, venne incoraggiato dai docenti che lo ebbero allievo negli studi superiori ad iscriversi all’Università di Roma. Qui, nella seconda metà degli anni ’30, Franchetta trovò un ambiente stimolante e vivace. Iscrittosi prima al corso di laurea in Fisica, ma passato ben presto a quello in Matematica, Franchetta ebbe la fortuna di frequentare i corsi di maestri quali Federigo Enriques, Enrico Fermi, Guido Castelnuovo, Gaetano Scorza, Francesco Severi. In particolare Franchetta fu attratto dalla multiforme personalità di Enriques, che fu relatore della sua tesi di laurea, discussa nel 1939. Da Enriques, Franchetta assorbì il gusto e la capacità di vedere e far propri gli oggetti della Geometria algebrica, doti che caratterizzarono l’attività del grande Maestro e della sua scuola. Ma anche dai molteplici e frequenti contatti accademici e scientifici con Castelnuovo, Scorza e Severi, Franchetta trasse la profonda cultura geometrica, l’ampiezza di vedute e il gusto che hanno contraddistinto la grande scuola italiana di Geometrica algebrica.

Dopo aver svolto la sua attività presso l'Università di Roma prima come assistente ordinario, poi come libero docente e professore incaricato di varie discipline geometriche, Franchetta entrò a far parte, nel 1951, della terna di vincitori di un concorso a cattedra di Geometria richiesto dall'Università di Torino. Gli altri due membri della terna erano Aldo Andreotti e Carlo Felice Manara. Chiamato a ricoprire la cattedra che era stata di Michele de Franchis, presso l'Università di Palermo, qui trascorse tre anni. Si trasferì poi nel 1954 presso la Facoltà di Scienze della Università di Napoli, ove è rimasto fino al collocamento a riposo, avvenuto l'1/11/1992. Nei circa quaranta anni trascorsi presso l'Università di Napoli, il prof. Franchetta ha tenuto vari corsi di discipline geometriche, sia come compito istituzionale che per incarico. È stato direttore dell'Istituto di Matematica e direttore della rivista Ricerche di Matematica. È stato socio dell'Accademia delle Scienze Fisiche e Matematiche della Società Nazionale di Scienze Lettere ad Arti in Napoli e dell'Accademia Pontaniana.

Le grandi qualità di didatta e maestro del prof. Alfredo Franchetta, insieme alle sue squisite doti umane, sono ben note nell'ambiente matematico. I suoi allievi, alcuni dei quali divenuti a loro volta docenti universitari, ne hanno potuto sempre apprezzare la disponibilità, la pazienza, il rigore, il gusto e la grande cultura. Il prof. Franchetta è stato, tra l'altro, autore di alcuni bei testi universitari, in cui ha saputo coniugare la chiarezza con il rigore, trovando anche soluzioni originali per la presentazione di alcuni delicati argomenti classici (si veda ad esempio il capitolo sulla complessificazione di spazi affini, euclidei e proiettivi nel testo di Algebra lineare e Geometria analitica).