La scomparsa di Rosa Carini

Si è spenta la sera del 1 marzo Rosa Carini, classe 1924, una vita dedicata all'insegnamento della Matematica con metodi innovativi, da cui sono scaturiti i suoi testi scolastici – utilizzati per anni in tutta Italia – per le scuole medie inferiori e per i bienni delle superiori, oltre ai tanti articoli, recensioni, interventi in convegni e corsi di aggiornamento che hanno formato generazioni di insegnanti di Matematica. Nata a Brescia, laureata in Fisica, si era trasferita a Urbino negli anni Cinquanta come vincitrice di concorso per una cattedra di Matematica e Scienze presso la scuola media inferiore.

In questo periodo partecipò al rinnovamento dei programmi della Scuola Media unificata, dopo la legge del 1962, sperimentando in classe metodi innovativi di insegnamento e dedicandosi, all'interno del gruppo guidato da Lucio Lombardo Radice e collegato alle riviste "Riforma della Scuola" e "Scuola e città", a problemi di didattica della Matematica a vari livelli. E' in questa atmosfera che maturarono le sue idee su un insegnamento della Matematica che privilegiasse un approccio creativo e operativo, idee che diventeranno poi la principale caratteristica dei suoi libri di testo, che subito si distinsero anche per la grafica accattivante, allegra, colorata e per gli stimoli a costruire e scoprire da soli. Insomma, sperimentare, partendo da problemi concreti, la potenza e le proprietà del metodo matematico, per poi arrivare solo alla fine agli aspetti formali e al rigore necessario.

I suoi manuali innovativi, pubblicati dalla casa editrice Zanichelli, sono stati accolti con notevole favore nel mondo della Scuola. Alcune testimonianze possono essere trovate nel volume di Federico Enriques "Castelli di carte. Zanichelli 1959-2009: una storia". A pagina 36 si legge: "Rosa Rinaldi Carini pubblicò nel 1979 la sua Matematica: libro assai vivace, che stimolava la creatività dei discenti…". Poi a pagina 167 si legge "Matematica di Rosa Rinaldi Carini rimase in catalogo dal 1979 al 2005 (terza edizione): libro vivace, creativo, con esercizi brillanti, frutto di esperienza didattica fervida: un libro molto amato, anche dagli studenti".

Negli anni '70 era passata ad insegnare al Liceo scientifico di Urbino, dove ho avuto il piacere e l'onore di essere suo alunno negli anni 1976-1979. In questo periodo si trovava di nuovo in prima linea per un'altra importante svolta nell'insegnamento della Matematica nella scuola italiana: il Piano Nazionale per l'Informatica (PNI). Anche in questo caso non si contano i suoi interventi in convegni, articoli su riviste e dibattiti riguardo all'insegnamento di Matematica e Fisica nei licei con l'introduzione degli strumenti di calcolo e il loro uso creativo. Da questa esperienza scaturì il secondo importante libro di testo di Rosa Carini, scritto sempre per la Zanichelli in collaborazione con Ferdinando Cavaliere, per i bienni delle scuole medie superiori.

Vorrei concludere questo breve ricordo di Rosa Carini con qualche nota personale. Ho continuato a frequentare Rosa anche dopo gli anni del liceo, andandola a trovare nella sua casa in campagna, su una collina da cui si può ammirare uno stupendo panorama di Urbino. Dapprima le raccontavo le mie vicende universitarie, poi le portavo con orgoglio i miei primi scritti, ed è proprio da uno di questi, una breve dispensa per studenti universitari sui Sistemi dinamici e il caos deterministico che avevo scritto insieme alla collega Laura Gardini, che scaturì l'idea di ricavarne un libro. Rosa, che aveva quasi ottant'anni, si appassionò allo studio dei Sistemi dinamici (rifece i conti a mano e le figure con la matita) e propose altri esempi e suggerì un approccio operativo che invitasse il lettore a scoprire in autonomia il fenomeno del caos deterministico. Il libro, intitolato Sulle orme del caos, è stato poi pubblicato nel 2004 dalla casa editrice Bruno Mondadori nella collana "Matematica e Dintorni". Da questo libro è poi nato anche il contatto di Rosa con il Pristem, a proposito si vedano i suoi contributi alla pagina: matematica.unibocconi.it/autore/rosa-carini.

Come ultima testimonianza del ricordo che Rosa lascia, riporto qui sotto due messaggi, che ho trovato in rete, intercorsi fra gli insegnanti che partecipano a Cabrinews e infine il bel messaggio che il dott. Federico Enriques ha inviato alla sorella di Rosa.

Rosa Rinaldi Carini non si dimentica. I suoi testi, che ho sempre adottato, sono ancora nella mia libreria personale a scuola e li utilizzo quotidianamente. Anzi mai come ora sono attuali! OCSE PISA, INVALSI e ... non è tutto scritto sui libri della Carini? E la matematizzazione della realtà? Anche i miei vecchi studenti l'hanno conosciuta per un incontro con l'autore che la Zanichelli organizzò qui a Foggia

Grazie Prof. Carini.

Con grande affetto, Stella Carestia

 

Rosa Rinaldi Carini, certo che la ricordo..., il suo libro l'ho adottato quando insegnavo nella scuola media, ormai sono passati oltre tre lustri...i suoi scritti, assieme a quelli di Emma Castelnuovo, sono stati i miei "testi sacri"!!

Zina Bianca

 

Cara Signora,

La notizia che mi arriva tramite il prof. Bischi mi riempie di dolore.

Unisco alle mie le condoglianze della casa editrice e quelle dei miei figli che utilizzarono i suoi libri.

Conoscevo le difficili condizioni di salute della Professoressa.

Ne ricorderò sempre la fantasia, la vivacità, il sorriso.

Federico Enriques