Nella mente dell'investigatore

IN QUESTO ARTICOLO PARLIAMO DI RAGIONAMENTO IPOTETICO. IN PARTICOLARE DI ABDUZIONE. LO FACCIAMO CON GLI OCCHI DI UN GIALLISTA. L'ABDUZIONE È UNA FORMA LOGICA CHE SI OPPONE IN PARTE ALLA DEDUZIONE, PUR ESSENDOCI UNA CERTA SOMIGLIANZA, NELLA DEDUZIONE, POSTE DUE PREMESSE COME VALIDE (PER ESEMPIO TUTTI GLI UOMINI SONO MORTALI; SOCRATE È UN UOMO) NE DISCENDE UNA TERZA PROPOSIZIONE ALTRETTANTO VALIDA. SECONDO IL CLASSICO SILLOGISMO ARISTOTELICO: ALLORA SOCRATE È MORTALE. NELL'ABDUZIONE, INVECE, LA SECONDA PREMESSA, QUINDI LA CONCLUSIONE FINALE, NON SONO GARANTITE, MA HANNO UN CERTO GRADO DI PROBABILITÀ O, VISTA DALL'ALTRA FACCIA, DI IMPROBABILITÀ.

[UNO SGUARDO INDAGATORE]

II più famoso tra gli investigatori, [SHERLOCK HOLMES], era un campione di [ABDUZIONE] anche se si vantava di usare la deduzione come metodo infallibile per risolvere i suoi casi. Le sue non erano [DEDUZIONI], non avevano cioè la caratteristica di certezza, erano solo illazioni, che alla fine portavano alla verità. II riconoscimento preciso e la presa in considerazione delle più piccole differenze è il vero fattore essenziale dell'abduzione. D'altra parte, come capita spesso nella ricerca scientifica, anche il più acuto senso di osservazione, accompagnato da memoria e immaginazione, richiede per giungere allo scopo una mente preparata dal punto di vista culturale e pronta ad associare in modo coerente gli elementi disponibili. Osservare è fondamentale e molto spesso -per la fretta e la distrazione -capita di non vedere ciò che è palese. Altrettanto importante è il passo successivo, che consiste nel procedimento mentale che valuta i dati raccolti e li integra in un'unica plausibile spiegazione.

 

[OSSERVARE CON LA MENTE]

Un classico della letteratura è Il giallo di Sherlok Holmes: un gioco divertente e apparentemente complesso. Si costituisce di 4 dati di fatto e di 10 indizi. La difficoltà sta nel riuscire a connettere in modo valido tutte le 14 frasi, dopo averle lette e interpretate in modo corretto. Esse condurranno, come avviene in qualsiasi giallo che si rispetti, alla soluzione e quindi alla scoperta dell'assassino. Nei dati di fatto, le caratteristiche elencate corrispondono a un preciso personaggio. Per gli indizi, abbiamo invece bisogno di ulteriori informazioni (per esempio, nell'indizio 9, per scoprire qual è il personaggio che occupa la stanza 16 e ha i polsini rovinati).

Entriamo nel gioco e presentiamo le 14 frasi.

 Dati di fatto:

  1. Sr Raymond occupa la stanza 10.
  2. Mr Pope indossa sempre un orologio d'oro da taschino.
  3. Mr Holman porta un anello con rubino.
  4. Mr Holman occupa la stanza 12.

    Indizi:
  5. L'uomo che occupa la stanza 14 ha i capelli neri.
  6. O il Colonnello Woodley o Sir Raymond indossano gli occhiali.
  7. L'uomo con gli occhiali ha i capelli marroni.
  8. L'uomo con i polsini rovinati ha i capelli rossi.
  9. L'uomo nella stanza 16 ha i polsini rovinati.
  10. L'uomo nella stanza 12 ha i capelli grigi.
  11. L'uomo con l'orologio d'oro da taschino occupa la stanza 14.
  12. II Colonnello Woodley occupa una stanza ad angolo.
  13. La 10 e la 16 sono stanze d'angolo.
  14. L'assassino ha i capelli marroni.

Uno dei metodi per risolvere il giallo è individuare per prima cosa le categorie presenti nelle 14 frasi e poi, assegnati dei codici agli elementi delle categorie trovate, ricostruire il giallo all'interno di una tabella. Iniziamo con i personaggi. Sono 4: Mr Holman, Mr. Pope, Sir Raymond Jasper e il Colonnello Woodley. Poi individuiamo le stanze: 10, 12, 14, 16. Interessanti sono gli accessori che contraddistinguono i personaggi: i polsini rovinati, l'orologio d'oro da taschino, gli occhiali da lettura, l'anello con rubino. Proseguendo, troviamo altre caratteristiche meno specifiche delle precedenti, ma da non considerare meno importanti per la soluzione del giallo. Sono i capelli: marroni, rossi, grigi e neri. Individuate le categorie, proviamo con una tabella, ad assegnare dei codici agli elementi di ciascuna categoria. Vediamo qui a lato la tabella risultante.

Personaggi
Luoghi
Accessori
Capelli
Mr. Holamn=H Stanza 10=10Polsini rovinati=pr Marroni=m
Mr Pope=P Stanza 12=12Orologio d'oro=orRossi=r
Sir Raymond=R Stanza 14=14Occhiali=ocGrigi=g
Colonel Woodley=W Stanza 16=16Anello=anNeri=n

A questo punto, proviamo a costruire una matrice con i codici appena definiti in modo che siano rispettate le affermazioni riportate nei dati di fatto e negli indizi.

Personaggi
Stanze
Segni particolari
Capelli
H
12
an
g
P
14
or
n
R
10
oc
m
W
16
pr
r

L'assassino è, di conseguenza, Sir Raymond che occupa la stanza 10, porta gli occhiali da lettura e ha i capelli marroni.

 

 

[CHARLES SANDERS PEIRCE] (1839-1914) ritiene che dubbio e credenza costituiscano I'input per una corretta ricerca conoscitiva. II dubbio è il momento di crisi, che sorge di fronte a ogni ostacolo e a ogni novità esperienziale. Funge da fattore accelerante. II fallibile (ma pur sempre sorprendente) successo del formulare ipotesi abduttive deriva da un assestamento reciproco fra cognizione e percezione, cioè tra ciò che si ipotizza e ciò che corrisponde all'esperienza nella realtà. Questa caratteristica del ricercare continuamente ipotesi verificabili, o quantomeno adattabili all'ambiente, conduce l'ipotesi abduttiva a disporsi alla realtà attraverso un meccanismo di selezione naturale delle pratiche cognitive attuate per la soluzione di problemi, per la spiegazione di anomalie e per la comprensione dell'ignoto. Nel testo Deduzione, induzione ed ipotesi (1908), Pierce pone l'attenzione proprio sul valore esplicativo delle ipotesi, dove l'abduzione è in rapporto alla metodologia della ricerca scientifica. Per comprendere il valore che Peirce dà all'abduzione, rispetto alla deduzione e all'[INDUZIONE], è necessario far ricorso a uno degli esempi più noti della letteratura peirciana. Se da un sacco di fagioli, di cui sappiamo che i due terzi sono bianchi, ne prendiamo uno a caso, è inferenza deduttiva che questo fagiolo sia probabilmente bianco. La probabilità sarà di due terzi. L'abduzione è quindi il processo attraverso cui si forma un'ipotesi esplicativa ed è una forma di [INFERENZA], per quanto problematica possa essere considerata l'ipotesi, e non soltanto un connettivo logico che faccia risultare corretto il sillogismo: la conoscenza della premessa non si basa su un'inferenza, ma su un'intuizione.

[SHERLOCK HOLMES]

Compare in quattro romanzi e cinque raccolte di racconti di sir Arthur Conan Doyle. Punto di riferimento per la letteratura gialla (ma anche per la letteratura in generale), Sherlock Holmes vive nell'ormai famoso appartamento di Baker Street. II personaggio viene raccontato dall'amico e biografo dottor Watson.

 

[GLOSSARIO]

Abduzione > II termine compare solo dopo il 1901, frutto di un aggiustamento teorico di una certa varietà terminologica (quale retroduzione, ipotesi, pressuzione, argomento originario). Indica quel tipo di ragionamento che porta alla conferma di un'ipotesi.

Deduzione > Procedimento logico, di carattere formale, in cui la conclusione deriva logicamente dalle premesse.

Induzione > Forma di ragionamento per cui, dall'esame di uno o più casi particolari, si giunge alla conclusione la cui formulazione generalizza e va al di là dei singoli casi analizzati.

Inferenza > Premessa corretta che, insieme all'uso altrettanto corretto delle regole deduttive, fonda il sillogismo scientifico

 

[CHARLES SANDERS PEIRCE]

Nato a Cambridge, il 10 settembre 1839, e morto a Milford, il 19 aprile 1914. Matematico, filosofo e semiologo statunitense, è noto per i suoi contributi alla Logica e all'Epistemologia.

 

 

Bibliografia

  • C. Cellucci, Le ragioni della logica, Laterza, Roma, 2000
  • C.S. Pearce, Semiotica, Einaudi, 1980
  • F. Pirandello, Scienza e Arte, Piccoli Saggi, Mondadori, 1994
  • S.Tagliagambe, Epistemologiadel conflne, II Saggiatore, Milano,1997
  • L. Wittgenstein, Della Certezza, Einaudi, Torino, 1985
  • http://lafrusta. homestead.com/rec_eco.html
  • http://www.controluce.it