A Robert Langlands il Premio Abel 2018
Il 20 marzo scorso il presidente dell'Accademia norvegese di Scienze e Lettere Ole M. Sejersted ha annunciato il vincitore del Premio Abel 2018: il matematico canadese e professore emerito a Princeton Robert Langlands "per il suo programma visionario che collega la teoria delle rappresentazioni e la teoria dei numeri".
Il Premio – in ricordo del brillante matematico norvegese Niels Henrik Abel morto nel 1829 a soli 26 anni in povertà a causa di una tubercolosi polmonare, ma universalmente riconosciuto come uno dei migliori matematici di tutti tempi per i suoi contributi fondamentali in Algebra e Teoria delle funzioni – ha lo scopo di promuovere e rendere più prestigiosa la Matematica, dal 2003 viene attribuito annualmente a un matematico che si è distinto nel corso della sua carriera e consiste in una somma di denaro di poco più di 600 mila euro.
Robert Langlands
Robert Langlands , nato nel 1936 a New Westminster, Greater Vancouver (Canada). All'età di nove anni si trasferì in una piccola città turistica vicino al confine con gli Stati Uniti dove i suoi genitori aprirono un negozio che vendeva materiali edili. Non aveva pensato di andare all'università fin quando un suo insegnante, davanti a tutta la classe, gli disse che non poteva sprecare i talenti che Dio gli aveva dato.
A sedici anni si immatricolò all'Università della British Columbia laureandosi in Matematica nel 1957 e conseguendo la specializzazione un anno dopo. Si trasferì poi a Yale per il dottorato, dove ultimò la sua tesi "Semigruppi e rappresentazioni dei gruppi di Lie". Nel 1960 si trasferì a Princeton dove ebbe modo di frequentare Selberg, André Weil e Harish-Chandra. Nel '67 propose un'ampia rete di congetture unificatrici che suggerivano profondi legami tra due aree, fino a quel tempo considerate separate: la teoria dei numeri e l'analisi armonica.
Langlands evidenziò per la prima volta le profonde connessioni tra le due discipline apparentemente non connesse in una lettera di 17 pagine scritta a mano, che consegnò al celebre matematico francese André Weil. Langlands era all'epoca un professore associato di 30 anni a Princeton, Weil un celebre scienziato di 60. Nella lettera Langlands scrisse: "Se avrà voglia di leggerla come fosse una pura speculazione lo apprezzerei molto, altrimenti, sono sicuro che ha un cestino per la carta a portata di mano".
La lettera conteneva una chiave di lettura nel modo di pensare la matematica talmente rivoluzionaria, che Weil la fece rapidamente circolare tra altri matematici: quelle righe, ribattezzate "Programma Langlands", hanno costituito il campo di ricerca base per centinaia tra le migliori menti matematiche degli ultimi 50 anni e sono considerate una sorta di "Stele di Rosetta" per tradurre tra diversi campi di questa disciplina.
Grazie al Programma Langlands, un problema che in un campo poteva sembrare insolvibile può diventare più facilmente affrontabile in un altro. Per esempio, questo programma è servito da punto di partenza per la dimostrazione dell'Ultimo Teorema di Fermat, pubblicata dal matematico britannico Andrew Wiles nel 1995.
Per conoscere meglio la carriera di Yves Meyer vi segnaliamo l'articolo apparso si Le Scienze:
Alla "stele di Rosetta" della matematica il premio Abel 2018
Albo d'oro del Premio Abel
2003: Jean-Pierre Serre, "per avere svolto un ruolo fondamentale nel dare una forma moderna a numerose branche della Matematica, fra cui la Topologia, la Geometria algebrica e la Teoria dei numeri".
2004: Michael F. Atiyah e Isadore M. Singer, "per aver scoperto e dimostrato il teorema dell'indice coniugando Topologia, Geometria e Analisi e per il ruolo straordinario che hanno avuto nel creare nuovi ponti tra Matematica e Fisica teorica".
2005: Peter D. Lax, "per i suoi straordinari contributi alla teoria e all'applicazione delle equazioni differenziali alle derivate parziali e al calcolo delle loro soluzioni".
2006: Lennart Carleson, "per il suo vasto e innovativo contributo all'Analisi armonica e ai sistemi dinamici lisci".
2007: S. R. Srinivasa Varadhan, "per i suoi fondamentali contributi alla Teoria della probabilità e in particolare per la creazione di una teoria unificata delle grandi deviazioni".
2008: John Griggs Thompson e Jacques Tits, "per i loro straordinari risultati in campo algebrico e in particolare per il loro contributo alla moderna Teoria dei gruppi".
2009: Mikhail Gromov, "per i suoi contributi rivoluzionari alla Geometria".
2010: John Tate, "per il suo lavoro di vasto e duraturo impatto sulla Teoria dei numeri".
2011: John Milnor, "per le sue pionieristiche scoperte in Topologia, Geometria e Algebra".
2012: Endre Szemerédi, "per i suoi contributi fondamentali nella matematica discreta e informatica teorica e il loro profondo e duraturo impatto nella teoria dei numeri additiva e nella teoria ergodica".
2013: Pierre Deligne, "per i potenti concetti, idee, risultati e metodi che continuano a influenzare lo sviluppo della Geometria algebrica, così come dell'intera Matematica".
2014: Yakov G. Sinai, "per il suo contributo fondamentale ai sistemi dinamici, alla teoria ergodica e alla fisica matematica".
2015: John Forbes Nash e Louis Nirenberg, "per i notevoli contributi alla teoria delle equazioni differenziali alle derivate parziali non lineari e le loro applicazioni all'analisi geometrica".
2016: Andrew J. Wiles, "per la sua sbalorditiva dimostrazione dell'ultimo teorema di Fermat attraverso la congettura di modularità per le curve ellittiche semistabili, inaugurando così una nuova era nella Teoria dei numeri".
2017: Yves Meyer, "per il suo ruolo fondamentale nello sviluppo della teoria matematica delle ondine".