Un ricordo di Walter Maraschini

Lo scorso 21 ottobre è scomparso all'età di 68 anni Walter Maraschini, matematico, docente e grande didatta italiano. A lui si sono ispirati generazioni di docenti di Matematica e sui suoi testi si sono formati numerosi studenti. Tra i numerosi libri di cui autore ricordiamo "Bravi in matematica" (Bruno Mondadori, Milano, 2008) , un saggio rivolto a chiunque abbia avuto difficoltà in Matematica o sia stato vicino a persone in sofferenza per le materia. Nell'articolo che segue un ricordo di Nadia Moretti, docente di Matematica e Fisica presso il Liceo Scientifico "Leonardo da Vinci" di Milano.

 

Pochi giorni fa è morto Walter Maraschini, grande intellettuale che per molti di noi, docenti di matematica curiosi e cresciuti sui libri di Emma Castelnuovo, di Giovanni Prodi, di Lucio Lombardo Radice e, a Milano, con i corsi di aggiornamento di Alba Rossi Dell'Acqua, ha rappresentato, insieme a Mauro Palma, colui che non solo ha saputo raccogliere l'eredità delle esperienze dei maestri ma le ha superate proponendo un libro di testo innovativo e capace di presentare la Matematica come branca affascinante e fondamentale del sapere umano.

Quando è uscita la prima edizione di "Conoscenze matematiche" per il triennio, nel 1991, e ancora prima "Matematica di base", mi sono subito appassionata alla proposta didattica esplicitata nel libro: teoria e lavoro dello studente tutto insieme, come in un laboratorio finalizzato alla costruzione dei significati dei concetti matematici. Ho avuto la fortuna di seguire i primi corsi di presentazione del libro organizzati a Milano dalla Paravia e in quelle occasioni ho conosciuto Walter che, insieme a Mauro, si è messo in gioco con coraggio e ha tentato di portare dentro la scuola tutta la Matematica, anche la più astratta, cercando di privilegiare la semantica e la costruzione dei significati, liberando i ragazzi da inutili tecnicismi.

Nei miei anni d'insegnamento al Liceo artistico sperimentale ho trovato, in "ForMat SPE" (successiva revisione e rielaborazione del testo sopra citato) le risposte al difficile compito di appassionare i miei studenti, che rivendicavano il loro interesse soprattutto per l'arte e per le discipline di indirizzo artistico. Per noi docenti la scelta del libro di testo "Maraschini-Palma" ha significato un enorme lavoro quotidiano di affiancamento a quello svolto dallo studente, ma posso dire che, nella mia modesta esperienza, il coinvolgimento degli studenti del Liceo Artistico, ad esempio sulle trasformazioni geometriche in particolare sulla prospettiva, sugli anamorfismi con i richiami artistici citati di volta in volta e con gli spunti di approfondimento esplicitati in ogni capitolo, è stato totale. I riferimenti costruttivi e culturali del testo hanno permesso un lavoro sereno e un confronto continuo e costruttivo anche con i colleghi delle discipline artistiche. Credo che sia anche merito della proposta didattica, nella quale mi sono ritrovata appieno, e del metodo di lavoro proposto dal "ForMat SPE" se, in occasione dell'Anno Mondiale della Matematica, nella gara su temi di ricerca in ambito matematico bandita dal Comitato per Matematica 2000 a Milano per gli studenti delle Scuole Secondarie Superiori della Provincia di Milano, gli studenti di una mia classe sono arrivati secondi, a pari merito con quelli di una classe di un Liceo Scientifico.

Successivamente quando sono andata a insegnare in un Liceo Scientifico nelle classi P.N.I., il "ForMat SPE" è stato uno strumento di lavoro prezioso anche per lo studio delle procedure informatiche, nella discussione e interpretazione geometrica – ancora una volta con attenzione ai significati – dei sistemi lineari nello spazio.

Ho avuto il privilegio di conoscere Walter Maraschini anche come presidente dell'Associazione Nazionale degli Insegnanti di Matematica (ANIMat), fondata a Bologna Il 20 aprile 2008. ANIMat ha avuto una breve stagione ma l'idea era buona. I soci fondatori si proponevano, in seguito al documento di protesta di più di 200 insegnanti di Matematica dei Licei Scientifici per la prova di Matematica all'Esame di Stato (2006/2007) e alla richiesta di un Syllabus ufficiale per l'Esame di Stato, di costituire dal basso l'associazione di tutti coloro che insegnano Matematica in ogni ordine e grado di scuola per "favorire lo sviluppo di idee, dibattiti e iniziative tra tutti i protagonisti diretti dell'insegnamento/apprendimento della matematica in Italia" e per superare la sfasatura fra le istanze di rinnovamento didattico e il MIUR. Purtroppo, nonostante il grande impegno collettivo e di Walter in particolare, non si è riusciti a coinvolgere tutti o almeno la maggioranza dei docenti e quindi l'esperienza si è conclusa.

Nel leggere le tantissime testimonianze di stima e affetto e i tanti ricordi condivisi dai docenti della lista di discussione Cabrinews, mi ha colpito la frase conclusiva di un amico che ricorda quella stagione e vede nella morte di Walter la chiusura di un capitolo, ma si augura anche che "i giovani docenti ne sappiano aprire un altro, almeno pari come livello ma, magari, più incisivo del nostro, più capace di giungere a tutti, tutti i docenti".