Introduzione
Questo documento racconta, in breve, la storia di Prodotti e di Persone che hanno dato un contributo, lungo e significativo, alla storia dell’Informatica europea e mondiale.
Solo due aziende, in Italia, hanno avuto un ruolo coprente l’intero Ciclo di Vita (dalla concezione, alla progettazione, alla produzione, alla vendita, all’assistenza) di un ‘prodotto informatico completo’ (Hardware, Software e Servizi). Queste due aziende sono state la Olivetti e la protagonista di questa storia, la 'da lei nata in Italia' General Electric Information Systems Italia, poi divenuta Honeywell Information Systems Italia, poi Bull Italia [1].
Alla parte iniziale di questa storia, quella che termina nel 1964 con la cessione della Divisione Elettronica Olivetti a General Electric, questo documento dedica solo pochi, essenziali accenni, perché è una vicenda storica dell’industria italiana su cui molto è già stato detto e scritto a livello mediatico. Ampio spazio è invece dedicato alla storia della “realtà aziendale” che ha mantenuto nei decenni successivi - nell’intero succedersi dei cambiamenti di azionariato che l’hanno interessata - una connotazione ‘integralmente’ e orgogliosamente italiana con una presenza ben visibile tra i protagonisti della turbinosa evoluzione su scala planetaria del settore informatico.
Questa storia, ai più sconosciuta in ambito nazionale, viene qui raccontata a partire, bottom-up, dai prodotti che l’azienda ha generato. Ha per luogo emblematico di riferimento il Laboratorio di Pregnana Milanese, perchè peculiarità di questa storia è proprio la fase di Concezione e Progettazione di prodotti in Italia, con locali capacità di Ricerca Industriale, di Product Planning e di Ingegneria, al di là della nazionalità del gruppo proprietario dell’Azienda.
Da questo si parte, ma poi si toccano brevemente anche i maggiori successi 'commerciali' conseguiti come Licenze e/o vendite OEM dei prodotti (troppo numerosi quelli relativi a vendite dirette o indirette, soprattutto nel periodo d'oro, per poter essere citati, anche in forma riassuntiva), per arrivare all’evoluzione organizzativa della/delle aziende negli anni e attraverso le varie ragioni sociali, come naturale punto d’arrivo della storia, perchè i prodotti non sono ‘un valore a se stante' ma sono premessa per il presente e per il futuro di un'impresa, per i suoi clienti, per il suo business e i suoi azionisti … per le sue persone.
Il progetto per la realizzazione di un documento che riguardasse la Storia dell'Azienda e dei suoi principali Prodotti è nato nell’ambito della Associazione “Pozzo di Miele”, un’associazione costituitasi in ricordo dei colleghi che non sono più tra di noi, per mantenere e rafforzare i contatti e gli scambi di notizie tra colleghi ed ex-colleghi e per contribuire alla formazione dei giovani, ed è stato realizzato con il determinante contributo del "Gruppo del Fare", una Community che raggruppa diversi colleghi di Honeywell ISI, ma non solo, con l’obiettivo di dare contributi all’occupazione e allo sviluppo.
La stesura del documento originale [2] - da cui la presente “breve storia” è estratta in massima parte - è stata dunque curata da un team di attori dell’epoca iniziale e dei periodi più recenti, con il contributo di numerosi ex-colleghi coinvolti sulle due linee di prodotto (Sistemi e Stampanti). Non può, né vuole, avere i pregi di una ricostruzione storica operata da società specializzate indipendenti, attraverso dati di mercato, analisi di bilanci, valutazioni strategiche … Ripropone piuttosto il ricordo vivo e il contributo documentale di chi ha vissuto in prima persona l’esperienza; le fonti principali sono state i documenti dell’epoca, a volte ritrovati con fatica in archivi personali, e il ricordo degli attori dei fatti narrati.
È cioè una storia redatta per raccontare fatti (al più, in alcuni punti, pone delle 'domande’). Non vuole cioè esprimere opinioni o valutazioni, ma lasciare una giusta traccia di quanto è stato fatto … lasciando a ciascuno lo spazio per riflessioni e considerazioni, a volte forse inevitabilmente amare; scriveva ad esempio Ermanno Maccario, storico dirigente di Pregnana: “… prima del 1957 non esisteva ancora l’informatica Italiana … dopo il 2007 non esisteva più …”.
Questa breve storia non può quindi vantare i pregi di una ricostruzione storica "totalmente asettica"; ma rimane non di meno una documentata ricostruzione storica. Passa inevitabilmente per la componente emozionale dei ricordi di chi ha vissuto in prima persona le esperienze raccontate; ma raccoglie, e in qualche misura media, le visioni e le opinioni - a volte inevitabilmente diverse - delle varie persone che hanno contribuito al racconto.
È una storia che può vantare un pregio diverso dalla pura obiettività (pur se ogni sforzo è stato fatto per garantirla, per quanto possibile verificando le fonti): ha il pregio della 'testimonianza vivace' di chi ha ancora interesse e motivazione a che il proprio passato, e la sua conoscenza, offra a chi ne ha la capacità, spunti utili per ripeterne i successi o per evitarne gli errori … La Storia, le storie, ad altro non servono.
Per semplicità di narrazione anche in questa versione le ‘pillole’ di questo racconto sono state suddiviso in due parti, la prima dedicata in particolare alla linea di prodotto “sistemi” e la seconda, che può essere vista come una “storia nella storia”, alla linea di prodotto “stampanti”. Sono parti di un’unica storia, al contempo sovrapposte e ben diversificate quanto a business e organizzazioni.
Le due parti includono un certo numero di interessanti allegati, anche tecnici e organizzativi, reperiti negli archivi e sono sviluppate in sequenza tematica e cronologica.
La storia che raccontano può essere sintetizzata in alcuni numeri: sessantamila sistemi [3] progettati e prodotti in Italia e venduti nel mondo dal 1964 sino a fine 1993 (quando la produzione dei Sistemi fu spostata alla fabbrica di Angers - Francia) … un milione e mezzo di stampanti [4] progettate e prodotte in Italia e vendute nel mondo dal 1975 …
Non sono solo numeri… sono un fatto significativo.
Così come fatto significativo sono i due Sistemi Operativi GCOS 62 e GCOS 4 sviluppati, manutenuti e distribuiti, i vari prodotti Software e tool di migrazione sviluppati, i relativi servizi, le numerose licenze di produzione, sia di sistemi sia di stampanti, concesse nel mondo, anche in USA e in Giappone, i Sistemi UNIX progettati a Pregnana Milanese e prodotti in Francia o in IBM Italia ...
Sono fatto significativo anche le migliaia di brevetti prodotti e depositati nello stesso periodo, come pure gli ottocento progettisti impegnati nella seconda metà degli anni '80 e i quasi duemila tecnici coinvolti nelle attività di System Integration in Italia nella seconda metà degli anni ’90.
Sono fatti, di una storia nota forse solo agli addetti ai lavori … ma a cui è doveroso guardare come alla storia di un significativo contributo alla storia dell’Informatica italiana, europea e mondiale. E a cui sarebbe assai miope guardare come a qualcosa di semplicemente passato.
Il Laboratorio di Ricerche di Pregnana Milanese (Milano)
La Fabbrica di Caluso (Torino)
In ogni settore dell’attività umana, ma specie nei settori a più alto tasso di innovazione, la logica evolutiva permette la sopravvivenza solo attraverso una continua e spesso radicale capacità di adattamento e trasformazione.
Ne sono testimonianza concreta le protagoniste del mercato informatico di quegli anni tuttora operanti, che competono con innovate competenze e modalità operative con le nuove protagoniste nel frattempo venute alla ribalta, non di rado anche grazie anche al contributo di chi è cresciuto in realtà oggi scomparse ma che sono state grandi scuole di management e di vita.
Dalla Storia si può e si deve imparare e … a volte la Storia è ciclica.
In questa storia tutto iniziò, di fatto, al 'solito modo': da una vision/idea rivelatasi esatta (Enrico Fermi) e da un tempestivo investimento di un imprenditore (Adriano Olivetti). Continuò con una valida gestione delle competenze e degli uomini, con 'spirito di team', rispetto dell'autonomia, fiducia, collaborazione con Università, ricerca … voglia di vincere … avendo come riferimento il Mondo.
'Mutatis mutandis' ... le opportunità non mancano.
Il settore dell'Information & Communication Technology (ICT) è sempre più 'pervasivo' e continuerà nella sua inarrestabile evoluzione che periodicamente porta a 'rivoluzioni' che modificano regole del gioco e vita quotidiana …. Ciò che si è fatto ... si può rifare …
Perché, citando Karl Popper, 'il futuro è aperto'. E forse qualcuno, domani, potrà scrivere un’altra storia.
[1] Nello stesso periodo è stata certamente più che significativa la presenza in Italia, tra gli altri, di IBM, anche con realtà produttive e oggi anche con attività di Ricerca in ambito Software, ma non con copertura di tutte le fasi del ciclo industriale.
[2] La prima versione del 2015 è stata resa disponibile sui siti dell’Associazione e della Community raccolta in due volumi dal titolo “E se domani …, Storia di un contributo dell’Italia all’informatica europea e mondiale” ed “E se domani …, Una storia di stampanti”.
[3] Circa 5.000 sistemi LINEA 100, 4.000 Sistemi L62, 14.000 Sistemi DPS4, 15.000 Sistemi DPS 6 10/20 e 20-30.000 Sistemi UNIX.
[4] Circa due milioni, includendo i modelli entry OVP (Other Vendor Product).