La poesia e Darwin

23/11/2009
Sul “TuttoLibri” (supplemento culturale-librario de “La Stampa”) di sabato 21 novembre è comparsa un’intervista al poeta Andrea Zanzotto. Da Mondadori è uscito il suo nuovo libro “Conglomerati”. Vale la pena di segnalare qualche sua sorprendente risposta alle domande dell’intervistatore. “Leggo quello che capita, leggo un po’ a caso. Però seguo regolarmente, per esempio, e da decenni, un mensile come “Le scienze”, che è l’ideale per chi, senza essere o poter essere neanche lontanamente uno specialista voglia capire di più, entrare per quanto possibile nella realtà di un’altra cultura. Oltretutto gli scienziati, i fisici e gli astrofisici in particolare, hanno spesso straordinarie invenzioni linguistiche, sanno a loro modo muovere il linguaggio, creare linguaggio. Hanno in questo senso risorse di fantasia che spesso ignoriamo, o sottovalutiamo”. E, in conclusione: “trattando di scienze, invito alla rilettura di Darwin, magari anche del suo “Viaggio di un naturalista intorno al mondo”, collegato all’idea totale di avventura, che passa dall’avventura intellettuale dello scopritore all’avventura concreta di chi viaggia nel mondo sulla terra e nei mari, ancora scoprendo”.