L'antimateria è in trappola
Atomi di antimateria, in particolare di anti-idrogeno, sono stati prodotti in laboratorio durante un esperimento (chiamato Alpha) condotto al Cern di Ginevra. Ma la novità è che gli scienziati sono riusciti, per la prima volta, a "intrappolare" gli atomi di antimateria prima che svanissero in energia per un tempo necessario allo studio.
L'antimateria è una sorta di realtà "allo specchio", in cui i protoni hanno carica elettrica negativa e gli elettroni positiva. Quando materia e antimateria entrano in contatto si annullano a vicenda creando una scarica di energia. Per questo le anti-particelle finora create in laboratorio erano svanite nel giro di pochi millisecondi: il tempo necessario a entrare in contatto con il contenitore fatto di materia.
Per isolare i 38 atomi di anti-idrogeno (formati da un protone negativo e un elettrone positivo) dopo la loro creazione in laboratorio, i fisici li hanno raffreddati ad una temperatura prossima allo zero assoluto e sottoposti ad un campo magnetico che li tenesse distanti dalle pareti del contenitore per evitarne la scomparsa. Le 38 particelle hanno vissuto sufficientemente (1,7 decimi di secondo) per essere studiati, i risultati verranno pubblicati giovedì sulla rivista Nature.
Questi studi potrebbero fornirci le risposte ai misteri della cosmologia, primo fra tutti il rapporto fra materia e antimateria. Infatti, mentre la materia costituisce tutta la nostra realtà, l'antimateria esiste raramente in natura. Il motivo è ancora ignoto. Fra le ipotesi che cercano conferma è che al momento del Big Bang materia e antimateria fossero in equilibrio e il grande scoppio che ha originato il Cosmo non sarebbe altro che l'effetto dell'annullamento delle due.