Nel 2010 calano le matricole e i laureati

08/03/2011

Ieri, 7 marzo, sono stati resi noti dal Consiglio universitario nazionale (CNU) i dati relalativi alla situazione delle immatricolazioni dell'Università italiana. Nell'ultimo anno le iscrizioni hanno subito un calo del 5%, con circa 4000 matricole in meno rispetto al 2009, seguendo la tendenza degli ultimi 4 anni nei quali le nuove iscrizioni sono scese di oltre il 9%. Tutto questo nonostante il numero di studenti che ha ottenuto il diploma sia aumentato nell'ultimo anno dello 0,9%. In controtendenza gli atenei privati, che nel 2010 hanno registrato il 2% in più di immatricolazioni arrivando a coprire il 6,6% delle matricole in Italia.

Perdono terreno le facoltà umanistiche (il 16,8% delle immatricolazioni contro il 17,1 dell'anno prima) e quelle sociali (37,8% nel 2010, 38,4% nel 2009). Per quanto riguarda le scelte dei nuovi iscritti, sono le facoltà scientifiche a ottenere le maggiori preferenze, assorbendo il 33,5% delle immatricolazioni contro il 32,6% del 2009.

Commenta Andrea Lanzi, presidente del CUN: "L'università pubblica italiana si contrae, oggi abbiamo meno studenti e quindi avremo meno laureati. Questo è certamente un grave danno anche di fronte ad un presente e soprattutto ad un futuro basati sulla conoscenza dove la capacità d'innovare è diventata motivo di sopravvivenza per i paesi industrializzati".