Capra e calcoli
M. Malvaldi, D. Leporini
Capra e calcoli
Laterza, Bari, 2014
pp. 188; euro 15,00
Per capire realmente quanto profonda e autentica sia la nostra conoscenza, ma anche per scoprirne i suoi limiti, è molto più utile insegnare a uno stupido che non dialogare con un genio. E il computer, per sua stessa natura, è stupido. Nella storia è provato che a ogni avanzamento tecnologico, che spesso nasce per risolvere un problema, è il punto di partenza di altri grattacapi e per il computer la situazione non muta.
Marco Malvaldi, chimico e celebre romanziere, e Dino Leporini, docente di Fisica generale all'Università di Pisa, raccontano l'origine, lo sviluppo, i problemi che un computer è in grado di risolvere, la sua mostruosa velocità, le conseguenze del suo utilizzo. A volte i risultati sono meravigliosi, come la possibilità di prevedere il tempo atmosferico o la progettazione di veicoli sempre più sicuri. Altre volte, come è facile immaginare, i risultati sono disastrosi, tragici o semplicemente ridicoli: dalla crisi economica statunitense del 2009 al prezzo di 24 milioni di dollari richiesto da un rivenditore online per un testo universitario sulle abitudini delle mosche.
Ma le questioni non finiscono qui. È possibile immaginare che un computer possa intuire? È in grado di capire quando scherziamo? Potrà mai sviluppare una coscienza? Domande meno scontate di quanto potrebbe sembrare alle quali gli autori cercano di dare risposta.
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