Casa Weil
S. Weil
Casa Weil
Lantana, Roma, 2013
pp. 199; euro 16,00
Un romanzo familiare, un libro di memorie, il ritratto di due figure quasi intimidatorie per la loro importanza: Simone Weil e André Weil. La prima filosofa, mistica, attivista e icona del pensiero novecentesco, il secondo genio precoce della Matematica. A raccontare questa storia è Sylvie Weil, rispettivamente nipote e figlia si Simone e André.
Con questo libro l'autrice copmpie un vero e proprio esorcismo per liberarsi della presenza ingombrante di quello che definisce il "genio bicefalo", ovvero i due fratelli Weil, legati tra loro fin dalla prima infanzia da un complesso rapporto affettivo e intellettuale. La somiglianza fisica con la celebre zia, la cui morte a soli trentaquattro anni seguì di pochi mesi la nascita di Sylvie, è il punto di partenza di una narrazione che intreccia passato, ricordi, memorie di amici e familiari, pensieri personali, ironia e sincerità.
Leggendo il libro si rivive l'atmosfera, il lessico, i momenti di gioia e le sofferenze di una famiglia eccezionale, mai banale perfino nei minimi dettagli della quotidianità. Una nuova luce illumina le due figure, geniali ed eccentriche, di André e Simone: testimoni e attori della Storia, rivelati qui nel vivo delle relazioni familiari, nel loro più concreto e problematico stare al mondo.
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