Delitto a quattro dimensioni
C. Pasqua
Delitto a quattro dimensioni
Robin Edizioni, Roma, 2017
pp. 164; euro 12,00
Considerate il delitto di una donna in carriera, strangolata nel suo appartamento, chiuso dall'interno, è come un "ipersolido" di dimensione 4: le 3 spaziali e la quarta di chi si interroga e cerca il colpevole.
Il commissario a riposo Baldi, vissuto gomito a gomito con il delitto per tutta la vita, ha fatto della lentezza un dogma e del gioco degli scacchi rappresentazione geometrica dell'esistenza. E proprio il Baldi, catapultato in treno in un interminabile viaggio per l'Italia, comincia una disamina puntigliosa del delitto, dei presunti omicidi e dei loro moventi. Un giovane e paziente passeggero diviene lo specchio delle riflessioni del vecchio commissario: con i soli strumenti della logica e della matematica, il commissario ridà vita alla vittima e agita una ridda di personaggi, in uno stillicidio di sillogismi e deduzioni.
Poiché "ciò che è già accaduto è necessario", egli giunge alla conclusione che in nessuno dei mondi possibili la vittima avrebbe potuto salvarsi. Anzi, anche il giovane passeggero che lo ascolta potrebbe essere l'omicida in fuga oppure semplicemente un uomo che giunge a destinazione.
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