Elio era nel pallone (racconti atomici)

Year: 2019
Il 2019 è un anno particolare per la chimica (e per le scienze in generale). Ricorrono infatti 150 anni dalla pubblicazione, da parte del professore di chimica russo Dmitrij Mendeleev, della prima forma della tavola periodica degli elementi, avvenuta nel 1869 su una rivista tedesca.

P. Calandra

Elio era nel pallone (racconti atomici)

Aras Edizioni, Fano, 2019

pp. 134; euro 13,00

 

Il 2019 è un anno particolare per la chimica (e per le scienze in generale). Ricorrono infatti 150 anni dalla pubblicazione, da parte del professore di chimica russo Dmitrij Mendeleev, della prima forma della tavola periodica degli elementi, avvenuta nel 1869 su una rivista tedesca. Una tavola piuttosto diversa da quella attuale, e con tante caselle ancora vuote. Ma proprio qui stava la sua forza, perché quelle caselle sono state riempite negli anni successivi, confermando che l'idea di periodicità intuita da Mendeleev era corretta e particolarmente utile. Tanto che l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura ha definito questo strumento uno dei traguardi scientifici più importanti, un "linguaggio comune" che cattura l'essenza non soltanto della chimica, ma anche della fisica e della biologia.

Ma il 2019 è anche il centenario della nascita di Primo Levi, chimico e scrittore, autore dello stupendo e famosissimo libro di racconti che si intitola proprio "Il sistema periodico", in cui gli elementi chimici diventano punto di partenza o pretesti o persino protagonisti di storie che toccano svariati temi, collegati non solo agli atomi e alle loro proprietà, ma anche a momenti autobiografici in cui la vita dell'autore si è legata in vari modi a questi elementi chimici: dai suoi primi esperimenti ai suoi impieghi come chimico, dalle esperienze di vita nei lager nazisti ai racconti – veri o di fantasia – legati alle interazioni che legano le vicende umane alla chimica.

In questo anno così particolare esce il piccolo, ma brillante e originale, volume di "racconti atomici" di Pietro Calandra, classe 1975, ricercatore presso il CNR con in tasca una laurea in chimica, una in fisica e un dottorato di ricerca. Un libro che giunge proprio a proposito. Racconti in cui gli atomi sono protagonisti assoluti, con le loro proprietà chimiche ma anche con pregi e difetti tipicamente umani. Atomi che abitano le stanze della tavola periodica come se fossero gli appartamenti di un condominio, condividendo l'appartenenza a certi gruppi (alogeni o metalli o transuranici) e mostrando certe valenze e affinità chimiche. Ma anche con tratti del loro carattere che li rendono simpatici o burberi, abili o imbranati, audaci o timidi, coinvolti in avventure che ci ricordano le loro proprietà chimiche. Ed è così che non solo Elio era nel pallone, ma Fluoro mostra un sorriso smagliante, Calcio gioca a calcio, Bario è poco corretto e Stronzio, si sa, è un tipaccio, e pure puzzolente. Racconti esilaranti nello stile delle Cosmicomiche di Calvino, con atomi umanizzati alle prese con le vicende legate al loro modo di essere ma anche del nostro mondo. Proprio vero che "ridendo e scherzando" si può fare della buona divulgazione scientifica. Ed è evidente che anche con gli atomi ci si può divertire.