Giochi matematici del Medioevo

Year: 2007
Nando Geronimi ha raccolto in questo volume un’ampia scelta dei giochi proposti da Fibonacci (ce ne sono 64), traducendoli liberamente e facendo seguire il testo da una soluzione “moderna”, sia pure con qualche notazione di carattere storico. La sua non è un’operazione “filologica”. Vuole invece accostare ai giochi e alla Matematica tutti quelli che ancora la considerano arida e noiosa...

Nando Geronimi  (a cura di )

Giochi matematici del Medioevo
(con prefazione di Pietro Nastasi)

Bruno Mondadori, Milano, 2006
pp 149+ XLII; euro 12,50

Leonardo Pisano, detto Fibonacci, viene considerato il primo importante matematico occidentale. La sua importanza (all’inizio del XIII secolo) non risiede tanto nell’originalità quanto nel “ponte” da lui gettato sul Mediterraneo ossia nell’opera di divulgazione delle cifre arabe in Europa e, in generale, dei risultati acquisiti dalla grande Matematica araba nell’occidente cristiano.

La sua opera più famosa – il “Liber Abaci” – è del 1202 (prima redazione) e il suo dodicesimo capitolo è tutto dedicato a quelli che oggi chiamiamo “giochi matematici”. Ci sono anche i famosi conigli di Fibonacci…

Nando Geronimi – responsabile della squadra italiana alla finale internazionale di Parigi dei “Campionati di Giochi matematici” – ha raccolto in questo volume un’ampia scelta dei giochi proposti da Fibonacci (ce ne sono 64), traducendoli liberamente e facendo seguire il testo da una soluzione “moderna”, sia pure con qualche notazione di carattere storico.
La sua non è un’operazione “filologica”. Vuole invece accostare ai giochi e alla Matematica tutti quelli che ancora la considerano arida e noiosa.

Scrive nell’introduzione: “Grazie a Fibonacci ho riscoperto il piacere dello studio della storia della Matematica e ho rafforzato la convinzione che il suo insegnamento non può non entrare nei programmi delle scuole secondarie. Anche attraverso la conoscenza di questa evoluzione, si potrebbe comprendere la bellezza della simbologia matematica, la sua utilità e praticità, l’immediatezza del suo messaggio, l’unicità della sua comunicazione”.

E così conclude: “Buona lettura, dunque: agli appassionati di giochi matematici, per la bellezza di alcuni problemi; agli appassionati di storia della Matematica, per la novità della documentazione; agli insegnanti delle scuole secondarie, per le suggestioni didattiche che via via accompagnano i testi e le soluzioni presentate”.