I nipoti di Galileo

Year: 2011
Sul declino italiano sono stati pubblicati recentemente vari studi. Alcuni hanno riguardato anche la nostra organizzazione scientifica che non riesce a reggere il passo di quella dei Paesi più avanzati.

P. Greco

I nipoti di Galileo

Baldini Castoldi Delai, Milano, 2011

pp. 360; euro 18,00

 

Sul declino italiano sono stati pubblicati recentemente vari studi. Alcuni hanno riguardato anche la nostra organizzazione scientifica che non riesce a reggere il passo di quella dei Paesi più avanzati.

Questo di Pietro Greco è invece un libro diverso. È consapevole delle difficoltà in cui si dibatte la nostra scienza ma vuole raccontare 7 storie –per certi versi normali, per altri esemplari- di 7 nipoti di Galileo: studiosi italiani, giovani e meno giovani che hanno raggiunto il successo scientifico e i cui meriti nei diversi campi disciplinari sono riconosciuti in tutto il mondo. L’obiettivo è quello di far conoscere i protagonisti italiani della scienza, assieme alle loro scoperte, e avvicinare (anche) gli studenti ai nuovi orizzonti che la ricerca mondiale ormai intravvede.

I 7 “nipoti di Galileo (e i campi di ricerca)” scelti da Pietro Greco, uno dei più noti giornalisti scientifici italiani, sono Alessio Figalli, matematico e già docente, a soli 26 anni, in un’Università degli USA; Lucia Votano, prima donna fisico a dirigere il Laboratorio Nazionali del Gran Sasso; il chimico Vincenzo Balzani, tra i maggiori esperti al mondo di quelle macchine molecolari con cui cerca di catturare l’energia del Sole; l’ingegnere Bruno Siciliano, esperto mondiale in robotica; Giacomo Rizzolatti, il neuroscienziato che ha scoperto i neuroni specchio e le basi dell’apprendimento per imitazione; Pier Giuseppe Pelicci, l’oncologo che ha individuato il gene dell’invecchiamento e cerca così di curare alcune forme di leucemia; la biologa Elena Cattaneo, paladina della ricerca sulle staminali.