Il circolo Pickwick della fisica

Year: 2015
L'autore è un cultore di fisica, che ha insegnato a lungo sia a livello liceale che universitario, appassionato alla sua storia ed alla sua didattica (come recita il sottotitolo). Le riflessioni di cui parla sono più di cento e riguardano soprattutto la nascita della fisica moderna, quel periodo esaltante nel quale, oltre alle leggi fisiche, c'era da scoprire e inventare anche un metodo: quello che oggi per l'appunto chiamiamo "metodo scientifico".

L. Stefanini

Il circolo Pickwick della fisica

Independent Publishing Platform, 2015

pp. 627; senza indicazione di prezzo

 

L'autore è un cultore di fisica, che ha insegnato a lungo sia a livello liceale che universitario, appassionato alla sua storia ed alla sua didattica (come recita il sottotitolo). Le riflessioni di cui parla sono più di cento e riguardano soprattutto la nascita della fisica moderna, quel periodo esaltante nel quale, oltre alle leggi fisiche, c'era da scoprire e inventare anche un metodo: quello che oggi per l'appunto chiamiamo "metodo scientifico". Ogni metodo – si sa – è fondato su principi di base che emergono da un tessuto di relazioni spesso oscure. E Stefanini, nelle sue riflessioni, è interessato soprattutto a questo intreccio di intuizioni, idee – a volte ingenue e non del tutto corrette ma ugualmente foriere di interesse – curiosità, aneddoti, relazioni di personaggi minori della fisica e del loro rapporto, spesso epistolare, con i grandi maestri. Ci si presenta così una fisica che non abbiamo mai studiato, perché non se ne ha coscienza né memoria nella scuola, e che rimane in ombra rispetto alla narrazione tradizionale. L'autore associa le proprie riflessioni ai racconti del circolo Pickwick forse perché, come questi, parlano di un mondo che appartiene a definiti e superati schemi culturali. Eppure… In essi si riconoscono e si ritrovano la fantasia, il gusto e il patrimonio di idee che, nella mente dei grandi, hanno suscitato i grandi risultati.