Il segreto degli elementi
M, Ciardi
Il segreto degli elementi
Hoepli, Milano, 2019
pp. 134; euro 12,90
Tra idee, laboratori e riflessioni filosofiche di grandi scienziati, in questo libro assistiamo alla nascita della chimica moderna, con Lavoisier, e successivamente alla costruzione della prima tavola periodica da parte di Dmitrij Ivanovič Mendeleev, esattamente 150 anni fa. Partendo dalla necessità di trovare un metodo per illustrare le caratteristiche degli elementi in maniera abbastanza chiara per i propri alunni, il chimico russo supera la tradizionale distinzione tra "metalli" e "metalloidi", va oltre la teoria dualistica e individua un criterio quantitativo legato al peso atomico. Poi, con un gioco di spostamenti e incastri durato oltre un anno, il 1° marzo 1869 pubblica così la prima tavola periodica degli elementi.
Il successo dell'operazione è legato a due fattori chiave: la costruzione è condotta sia tenendo conto della crescita del peso atomico (senza però chiederne una progressione lineare) sia scegliendo una classificazione in cui ogni elemento viene definito sulla base di due linee di discendenza, una orizzontale (nella quale sono presenti elementi con peso atomico simile) e una verticale, che lega elementi con proprietà chimiche simili. La tavola così costruita lascia spazio a elementi ancora sconosciuti. Ogni successiva scoperta confermerà le intuizioni di Mendeleev e ogni nuovo elemento occuperà la propria casella nella tavola senza mai stravolgere la struttura originaria. Una bellissima storia di scienza in cui anche l'Italia con i suoi chimici, Stanislao Cannizzaro in primis gioca un ruolo decisivo.
-
FileCopertina (9.09 KB)