L'albero di stanze
G. Lupo
L'albero di stanze
Marsilio, Venezia, 2015
pp. 252; euro 17,50
Il libro racconta la storia di una famiglia e di una casa in cui ha vissuto la stirpe dei Bensalem. Il suo capostipite, il cavatore di pietre e mugnaio Redentore, costruisce una casa destinata a crescere in altezza a ogni generazione, un edificio che è come un albero in espansione, dove ogni ramo diventa una stanza particolare in cui ognuno dei futuri Bensalem vivrà: dal suonatore di cetra Alfeo, figlio di Redentore, all'inventore di macchine volanti Taddeo Sottana, figlio di Adamantina sorella di Redentore e così via, passando per una serie di caratteri stravaganti che arrivano fino al medico sordo Babele Bensalem, pronipote di Redentore, che nei giorni precedenti l'arrivo del 2000 torna alla casa-albero per darle l’addio e consegnarla ai nuovi proprietari che vorrebbero ricavarne un hotel.
Una casa lunga un secolo, i cui abitanti hanno vissuto giocando con la vita ma chiamati spesso a vivere i grandi eventi in diretta, dalle guerre ai cambiamenti epocali, senza tuttavia perdere di vista le radici familiari e la crescita di quell'albero di stanze che è il simbolo di una genialità umana arrivata da lontano, dal mitico re magio Balthasar da cui Redentore sosteneva di provenire.
Babele è destinato a suggellare un secolo di memorie attraverso le voci che gli parlano dai muri e le mezze rivelazioni di Crocifossi, l'enigmatico guardiano del mulino che viveva già ai tempi di Redentore e sembra tuttora custodire la grande casa-albero.
-
FileCopertina (26.05 KB)