L'infinito cercare

Year: 2012
In questo libro Tullio Regge ripercorre tutte le tappe importanti della sua vita. Comincia con il raccontare l'infanzia, la guerra, la fuga da Torino e l'importanza che ebbe il padre nell'influenzare le scelte di studio e la sua sensibilità politica.

T. Regge

L'infinito cercare. Autobiografia di un curioso

Einaudi, Torino, 2012

pp. 216; euro 14,50

 

In questo libro Tullio Regge ripercorre tutte le tappe importanti della sua vita. Comincia con il raccontare l'infanzia, la guerra, la fuga da Torino e l'importanza che ebbe il padre nell'influenzare le scelte di studio e la sua sensibilità politica.

Dopo aver superato gli esami di Stato Tullio Regge si iscrisse al Politecnico di Torino e durante il secondo anno venne convinto da Ubaldo Richard, assistente di Fisica, a trasferirsi alla facoltà di Fisica, allora diretta da Gleb Wataghin. Dopo la laurea cominciarono i suoi viaggi in svariate Università fuori dall'Italia. In questi anni fece la conoscenza di Eduardo Caianillo che gli suggerì di fare un dottorato di ricerca a Rochester, una cittadina ai confini con il Canada, dove si studiavano in particolare le particelle elementari. Qui incontrò Rosanna Cester, anche lei fisica, che diventerà, dopo pochi anni, suo moglie. In questo periodo trascorse alcuni mesi a Monaco, presso l'Istituto Max Planck, dove produsse alcuni dei suoi principali risultati fra cui i famosi "poli di Regge". Ancora su suggerimento di Caianiello tornò, nel 1959, a Princeton dove rimase per circa vent'anni, anche se non smise di tornare ogni semestre a Torino dove aveva vinto la cattedra di teoria della Relatività. Purtroppo però in questi anni scopre di essere affetto da una forma di SLA.

Alla fine degli anni settanta la famiglia Regge decise di ritornare in Italia e a stabilirsi nei pressi di Torino. Cominciano da ora gli impegni non solo di ricercatore e studioso di astrofisica e di particelle elementari, ma anche di propulsore dello sviluppo e della crescita dell'Unione culturale di Torino. Qui affina la sua capacità di "raccontare" la scienza e riesce a coinvolgere, nelle conferenze che tiene anche nei teatri, molti non addetti ai lavori.

Negli anni novanta si convince ad entrare in politica e viene eletto, come indipendente, al Parlamento europeo nelle liste del PCI. Qui si impegna nel elaborare proposte di leggi a favore dell'handicap e partecipa alla commissione che si occupa di Scienza e tecnologia. Svolge questo incarico solo per una legislatura e ne esce abbastanza deluso.

Il libro si chiude parlando di musica, arte, design (produce disegni per arredi), computer e insegnamento.