Sull'oceano
E. De Amicis
Sull'oceano
Garzanti - I grandi classici
pp 288,; euro 10,00
Edmondo De Amicis (1846-1908), autore del celebre libro per ragazzi "Cuore" che molti di noi ricordano come lettura delle scuole elementari, viaggiò molto e scrisse vari diari di viaggio. Particolarmente attuale e suggestivo è quello in cui racconta la sua esperienza del viaggio in nave dall'Italia all'Argentina del 1884, pubblicato nel 1889 col titolo "Sull'oceano".
De Amicis era stato chiamato in Argentina per tenere un ciclo di conferenze, e il viaggio di 22 giorni, con partenza da Genova, gli fece toccare con mano il massiccio fenomeno dell'emigrazione degli italiani in cerca di fortuna nei paesi del Sudamerica: una piccola città galleggiante con 1600 persone a bordo, per la maggior parte migranti italiani, alcuni solo con gli abiti addosso, altri trascinando bauli con dentro tutta la loro vita, alcuni senza scarpe e, nota sorpreso De Amicis, persino senza un cappello; ma con tanti bambini in braccio, mal vestiti e mal nutriti. Una bimba era morta durante l'attesa dell'imbarco, ma la famiglia era partita ugualmente per poter dare un futuro agli altri figli. In un ricco diario di viaggio De Amicis ci racconta, con fraterna partecipazione, la miseria e la tenacia dei migranti italiani, costretti dalla fame e da condizioni talvolta disumane ad abbandonare la terra natale. A partire dal microcosmo della nave, miniatura di una società multietnica e stratificata, il romanzo racconta i casi della vita e le ingiustizie sociali in modo realistico e molto attuale. Come non identificare questa folla di italiani di fine Ottocento ammassati negli stanzoni di terza classe, nella speranza di trovare un lavoro e condizioni di vita migliori, con i migranti africani che ora stanno cercando le stesse cose in Europa?
Il lungo viaggio, in condizioni di completo isolamento dalla terraferma in quanto non erano ancora arrivate le tecnologie marconiane, ispirò allo scrittore una serie di ritratti e vicende che riproducono le idee, i contrasti e le aspirazioni delle diverse classi sociali messe a confronto, con particolare realismo e drammaticità nel condividere i sentimenti e le aspettative degli emigranti italiani.
In bilico tra reportage giornalistico e racconto nello stile deamicisiano, “Sull’Oceano” rimane una delle poche narrazioni della massiccia emigrazione italiana verso le Americhe, un fenomeno di dimensioni imponenti e di portata storica tale da incidere profondamente sulla storia del nostro paese e dei paesi sudamericani.
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