La scomparsa di Paul Samuelson
Odifreddi e Saltari sul grande economista americano, premio Nobel nel 1970, morto domenica scorsa all'età di 94 anni.
Paul Samuelson è scomparso domenica 13 dicembre nel Massachusetts, all'età di 94 anni. La notizia è stata divulgata dal MIT (“Massachusetts Institute of Technology”) che Samuelson aveva contribuito a portare in una posizione di assoluta eccellenza, anche per gli studi economici.
Samuelson era stato uno dei grandi consiglieri del presidente Kennedy negli anni '60 per poi diventare, con il suo keynesismo, un accanito oppositore del neo liberalismo di Reagan e Bush e della scuola monetarista di Friedman. Nel 1970 era stato il primo americano a vincere il Nobel per le scienze economiche.
Aveva studiato a Chicago ed a Harvard, avendo tra i suoi docenti Schumpeter e Leontief. La sua opera più famosa, la “Foundations of Economic Analysis” (1974), registrò un cospiquo passo in avanti nella matematizzazione dell'analisi economica. È il primo manuale, diffuso e tradotto in tutto il mondo in centinaia di migliaia di copie, in cui il simbolismo matematico non rimane confinato nelle appendici ma è parte integrante del discorso economico, con l'applicazione sistematica dell'Analisi ai principi fondamentali del pensiero keynesiano.
Per ricordare la figura e l'opera di Paul Samuelson, riproponiamo una sua “vecchia” intervista raccolta da PG Odifreddi e l'intervento di Enrico Saltari, docente di Economia Politica a “La Sapienza” di Roma.