La scomparsa di Stephen Hawking: una vita contro ogni confine
È scomparso nella sua casa di Cambridge il 14 marzo (proprio nel giorno in cui tutto il mondo si festeggia la Matematica con il Pi greco day) all'età di 76 anni l'astrofisico Stephen Hawking. Ad annunciare la scomparsa è stata la famiglia del fisico britannico e in un comunicato stampa diffuso ai media i figli hanno scritto: "Siamo profondamente rattristati per la morte oggi del nostro padre adorato. È stato un grandissimo scienziato e un uomo straordinario. I suoi lavori vivranno ancora per molti anni dopo la sua scomparsa".
Nato l'8 dicembre 1942 a Oxford, nel 1963 scoprì di essere affetto da sclerosi laterale amiotrofica (SLA), una malattia degenerativa invalidante che, a partire dagli anni Ottanta lo costrinse all'immobilità. Appena scoperta la malattia, i medici gli diedero al massimo due anni di vita e come raccontò lo stesso Hawking: "Ogni cosa è cambiata: quando hai di fronte l'eventualità di una morte precoce, realizzi tutte le cose che vorresti fare e che la vita deve essere vissuta a pieno".
A soli 32 anni Hawking divenne uno dei membri più giovani della Royal Society. Lasciò l'Università di Oxford per studiare astronomia teorica e cosmologia a Cambridge, dove ottenne la cattedra di Matematica nel 1979 restandovi per trent'anni. Hawking formulò la teoria cosmologica sull'inizio senza confini dell'Universo (denominata stato di Hartle-Hawking) e la termodinamica dei buchi neri, la cosiddetta "radiazione di Hawking". Ma lo studio e l'osservazione dell'Universo non si è mai fermata: negli anni Hawking rivide più volte le sue scoperte senza mai smettere di indagare i "confini" del cosmo portando oltre le conoscenze dell'uomo.
Stephen Hawking (1943-2018)
All'attività scientifica accompagnò una prolifica attività di divulgazione, il suo libro "A Brief History of Time" (1988) fu un best-seller in tutto il mondo e tradotto in tutte le lingue. Inoltre, nonostante le critiche condizioni fisiche ha sempre partecipato a convegni, trasmissioni televisive e radiofoniche ed eventi munito di una sedia a rotelle progettata su misura e un computer con sintetizzatore vocale.
Diventato nel tempo una vera star nella cultura di massa (è stato protagonista persino di una puntata dei The Simpsons e delle serie TV Star Trek e The Big Bang Theory) la sua vicenda scientifica e personale è diventata nel 2014 un film: "La Teoria del tutto", diretto da James Marsh (adattamento della biografia scritta dalla ex moglie e madre dei suoi tre figli) e candidato ai Premi Oscar.
In occasione del suo 70.esimo compleanno Stephen Hawking, durante un simposio a Cambridge con i più importanti cosmologi, ha espresso il suo speciale punto di vista:
"Ricordatevi di guardare le stelle e non i vostri piedi... Per quanto difficile possa essere la vita, c'è sempre qualcosa che è possibile fare, e in cui si può riuscire."