Renato Betti ricorda Carlo Felice Manara
Un professore di matematica
Il 4 maggio è scomparso a Milano Carlo Felice Manara che qui, per numerosi anni, si è identificato con “la Geometria”. Era nato nel marzo del 1916. Nell’arco della sua lunga vita, numerosi sono stati gli allievi, gli studiosi o i semplici curiosi della scienza che si sono rivolti a lui, per consiglio o per aiuto. Perché la geometria, verso la quale è stato guidato da Oscar Chisini, è forse stato forse il primo amore scientifico, ma in seguito la sua attività ha conosciuto altri settori e altri successi: in Economia matematica, in Filosofia della scienza … in generale in tutti quei campi nei quali poteva mettere a frutto la sua grande cultura e il suo profondo senso della logica e della critica concettuale.
A Milano, nella famosa sede di via Saldini, era arrivato nel ’59, di ritorno dalle università di Modena prima e di Pavia poi, e subito aveva imposto il proprio stile: ironico ma fermo, aperto a tutti ma selettivo con le idee.
Molti, nelle sedi opportune, ricorderanno i suoi meriti accademici: membro di Accademie, benemerito della cultura, professore emerito e così via. Altri ricorderanno la sua numerosa famiglia. A me, ora piace ricordare la prima lezione che ho sentito da lui, a Milano, ad anno accademico ormai inoltrato, ed il senso di liberazione che ne ho ricevuto da tutte le forme di tecnicismo. Ah, ci sono anche idee profonde e generali nella matematica. E si possono seguire, magari con umiltà, a volte con l’orgoglio dei risultati, spesso con l’ironia e il disincanto del lavoro di tutti i giorni.
Aveva creato un bel clima nella “geometria” di via Saldini. E in questo saluto sento il dovere di accomunarlo ad altri, anch’essi scomparsi, che di quel gruppo facevano parte: il suo primo allievo, Giovanni Melzi, ironico, curioso, che si scherniva della propria cultura matematica, e Diego, Diego Arbizzani, prematuramente scomparso da tanti anni che, con serenità e naturalezza, metteva l’impegno in ogni cosa. Lo stile, naturalmente, lo dettava Carlo Felice Manara.