Renato Betti
È stato docente di Geometria al Politecnico di Milano. La sua attività scientifica riguarda la Teoria delle categorie e le sue applicazioni all'Algebra e alla Geometria. È membro della redazione di Nuova Lettera Matematica e membro dell'Accademia Nazionale Virgiliana. Per i libri del PRISTEM ha pubblicato "La matematica come abitudine al pensiero. Le idee scientifiche di Pavel Florenskij" (2009) che ha avuto una riedizione nel 2022 per Mimesis e una traduzione in francese (Presses Universitaires de Franche-Comté, 2022).
Pubblichiamo un ricordo di Massimo Galuzzi, scomparso lo scorso 27 marzo, da parte di Renato Betti, suo collega, amico che ha condiviso con lui i primi anni di studi e ricerche.
Nell’ultima settimana di gennaio, F. William Lawvere ci ha lasciato. E la comunità scientifica, soprattutto quella che fa capo alla teoria delle categorie, che ormai pervade così tante strutture della modernità matematica, ha perso il proprio ispiratore, sempre disponibile a lavorare con chiunque, contento di aiutarlo in maniera semplice e diretta.
Da pochi giorni è scomparsa Margherita d'Aprile, per lungo tempo docente di Geometria all'Università della Calabria di Arcavacata. Margherita era brava, disponibile con gli studenti, generosa con i colleghi, affabile con tutti. Il suo incontro con la Geometria avviene all'Università di Milano, all'Istituto di Matematica di via Saldini, dove si laurea a metà degli anni ’60 con il professor Manara.
Ripercorriamo brevemente la storia dei Laboratori di Pregnana Milanese, culla dell'Informatica italiana, nati nel 1962 per ospitare la sede della Divisione Elettronica Olivetti.
Mi piace pensare che tanto tempo fa la simmetria fosse soprattutto una proprietà estetica. Con questo valore viene ancora oggi considerata in ogni rappresentazione artistica, in particolare in ogni espressione dell'arte figurativa. Ma, allo stesso tempo, è chiaro che, fin dai periodi più antichi, proprio la simmetria delle figure incorporava in sé i germi di una prima, rudimentale, forma di osservazione scientifica, come se qualche nostro acuto progenitore avesse scoperto che, attraverso le figure, si trasmettono idee e concetti e che la simmetria fornisce un primo, elementare, principio di classificazione.