Condanna alla Scienza

23/10/2012

Il 22 ottobre il tribunale dell'Aquila ha condannato a sei anni di reclusione gli scienziati italiani della Commissione Grandi Rischi, colpevoli di aver sottovalutato il pericolo e fornito informazioni "imprecise e incomplete" sul sisma che sconvolse il capoluogo abruzzese ad aprile del 2009. La notizia ha subito generato scandalo nella comunità scientifica nostrana e a meno di 24 ore dalla sentenza un nutrito gruppo di esperti geologi statunitensi e giapponesi si sono pronunciati contro il verdetto in quanto è a tutti noto che il"terremoto non si può prevedere".

In realtà l'accusa non è stata quella di negligenza o mala-scienza, ma cattiva comunicazione della scienza. Ed è proprio su questa singolare motivazione, che mai è stata adottata come atto di condanna, che si concentra l'articolo firmato da Pietro Greco, Condannati per cattiva comunicazione della scienza, apparso sul sito Scienzainrete. Nel contributo si ripercorre la vicenda, si affrontano le conseguenze civili e si commentano gli effetti della sentenza.

Qui l'articolo.