Ilaria Capua vince il Penn Vet Award
Ilaria Capua, direttrice del dipartimento di Scienze biomediche comparate dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie a Padova, il prossimo 14 settembre a Philadelphia, ritirerà il prestigioso premio Penn Vet World Leadership Award in Animal Health.
La notizia è particolarmente importante perché la Capua, 45enne virologa veterinaria di fama mondiale, è il primo scienziato sotto i 60 anni a ottenere questo importante riconoscimento, è il primo italiano e non solo, è anche la prima donna.
Il Wall Street Journal l'ha definita "la strong lady della ricerca scientifica", mentre per Scientific American è "uno dei 50 scienziati più importanti del mondo". Lei più modestamente preferisce essere "una ricercatrice made in Italy". Infatti Ilaria Capua ha svolto tutta la sua carriera accademica in Italia ed ha sempre lavorato per il Servizio Sanitario Nazionale. Il suo lavoro è diventato celebre in tutto il mondo quando, nel 2000, il team da lei guidato ha sviluppato la prima strategia di vaccinazione per l'influenza aviaria. Quando poi, nel 2006, il virus ha cominciato a diventare una seria minaccia, il laboratorio della Capua è stato il primo a riuscire a isolare il virus.
Ilaria Capua
In un'intervista a Repubblica la ricercatrice ha affermato: "Mi telefonarono dall'Organizzazione mondiale della Sanità e mi dissero: se ci dai l'impronta genetica del virus, depositiamo la sequenza in un database ad accesso limitato per 15 laboratori e ti diamo la password. Ero a un bivio: potevo entrare nel club degli eletti, ma non me la sono sentita. Se quella era davvero pandemia, dovevamo lavorare tutti insieme per batterla. Così ho depositato la sequenza in una banca dati aperta".
Ha poi portato avanti la sua decisione facendosi promotrice di una campagna internazionale che ha portato alla nascita della prima banca dati al mondo liberamente accessibile nella quale sono raccolte le sequenze genetiche di tutti i virus dell'influenza, animali e umani. Sempre a Repubblica ha detto: "Questo premio conferma che la linea di pensiero di un'istituzione italiana può innescare meccanismi che cambiano le regole del gioco anche ai livelli più alti. Se io, veterinario del Servizio Sanitario Nazionale, sono stata in grado di accendere un dibattito internazionale, sono sicura che in altre discipline ci sono colleghi preparatissimi, con idee innovative, che possono rompere gli argini e far prendere alla ricerca una direzione che ci porti ad essere partner e leader della ricerca che conta".