Lo scienziato Pollock

07/07/2011

Le opere di Jackson Pollock (1912–1956), artista statunitense e principale esponente dell'Action Painting, sono oggetto dell'analisi fluidodinamica da parte del fisico-matematico americano (attualmente ricercatore ad Harvard) di origini indiane Lakshminarayanan Mahadevan. Nell'esame della pittura dei colori rosso e nero nella tela "Untitled" (1948-49), il team guidato da Mahadevan ha dimostrato matematicamente che Pollock, per creare i minuscoli loop e le piccole oscillazioni, aveva dovuto tenere il suo pennello o spatola in alto, staccato dalla tela, lasciando cadere la tempera ondeggiando la mano.

 

"Untitled" (1948-49), J. Pollock - The Metropolitan Museum of Art, New York

 

L'artista, ovviamente, deve aver scoperto questi effetti attraverso la sperimentazione di diversi movimenti, tipi di vernice e forse grazie a qualche intuizione. Ma questo, dice Mahadevan, è l'essenza della scienza: "Siamo tutti studiosi della natura e così è stato Pollock. Spesso artisti ed artigiani sono molto avanti, riescono a spingersi oltre i limiti con modalità che sono simili a quello che fanno gli scienziati e gli ingegneri."