Riaperto il "caso Majorana"

05/04/2011

Ettore Majorana continua a far parlare di sé. In questi giorni la procura di Roma ha riaperto l'inchiesta sulla sua scomparsa: esattamente 73 anni dopo. Il mistero aleggia nelle aule di giustizia e i carabinieri del nucleo investigativo di Roma ascolteranno il testimone che in un'intervista televisiva ha detto di aver visto il fisico catanese, nato nel 1906 e scomparso misteriosamente nel 1938 a soli 32 anni, a Buenos Aires dopo la seconda guerra mondiale. Della vicenda si è occupata anche la trasmissione televisiva "Chi l'ha visto", proponendo un'intervista ad un italiano emigrato in Venezuela a metà degli anni Cinquanta che afferma di aver frequentato a lungo Majorana, anche se questi non gli avrebbe mai rivelato la propria identità.

Ettore Majorana

 

L'ipotesi paventata dal testimone, un ex ispettore di polizia, non è nuova. Nel libro "Il caso Majorana" del fisico Erasmo Recami si legge di molte persone che giurano di averlo incontrato in Argentina. Ma la più famosa indagine sul caso Majorana rimane quella di Leonardo Sciascia che nel romanzo "La scomparsa di Majorana", uscito nel 1975, andò oltre la cronaca scavando dentro l'anima dell'uomo. Sciascia appoggia l'ipotesi del ritiro assoluto, piuttosto che credere a fughe per interessi o al suicidio. Majorana - secondo lo scrittore - potrebbe aver calcolato la potenza della fissione atomica qualche mese prima che la scissione dell'atomo avvenisse e fosse resa nota. Il presagio di un orrore imminente lo avrebbe angosciato a tal punto da scatenare un conflitto interiore che l'avrebbe indotto a scomparire.