A dirigere il traffico ci pensa il CNR

06/05/2013

Per risolvere il problema del traffico spesso non basta il buonsenso dei vigili urbani e degli automobilisti, ma è necessaria la Matematica. Per questo i matematici dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo "Mauro Picone" del CNR di Roma si sono messi a studiare il traffico della capitale. L'analisi è avvenuta tramite una fitta rete di sensori posti lungo le strade e con i dati raccolti dai gps o dagli smartphone degli automobilisti romani.

Questi dati, una volta elaborati, sono diventati un modello di tipo fluidodinamico, ovvero un modello che, al posto di considerare singolarmente ogni macchina, analizza il traffico per intero e lo interpreta come un fiume lungo le strade. Di questo particolare fiume possono così studiare la velocità, il moto e così prevedere la sua evoluzione.

 

Roberto Natalini, ricercatore dello IAC è convinto che "questa modellizzazione sia utile agli amministratori per progettare i sensi unici e la tempistica dei semafori, ma non solo: con una app per smartphone (che per ora è solo un prototipo) la potremo usare tutti. Così, guidando, potremo conoscere le zone di maggior traffico sul momento e nella successiva mezz'ora, per decidere che itinerario scegliere". Anche se il rischio potrebbe essere che, ricevute la stesse informazioni, tutti ci comportiamo nello stesso modo vanificando le capacità predittive del modello e andando a ingorgare le strade alternative.

Per ovviare a questo problema è allo studio una soluzione matematica: "Il collega Alberto Bressan della Penn State University – spiega Natalini - sta lavorando proprio alla risoluzione di questo aspetto, utilizzando strumenti complessi come la teoria dei giochi e gli equilibri di Nash", cioè la teoria che studia le situazioni in cui un singolo soggetto si confronta con altri soggetti rivali e modifica le sue scelte sulla base dei comportamenti altrui.