I poliedri di Saffaro in mostra a Riccione
Pochi giorni fa è stata inaugurata a Riccione la mostra dedicata all’artista-matematico Lucio Saffaro, 60 delle sue opere saranno visibili fino al prossimo 31 gennaio negli spazi di Villa Franceschi.
Le ricerche di Lucio Saffaro, pittore e matematico laureato in Fisica all’Università di Bologna, sui nuovi poliedri erano state molto apprezzate dalla comunità scientifica, ancor prima che queste fossero protagoniste dei suoi dipinti. La mostra “Lucio Saffaro. I luoghi segreti dell’essere e del tempo” comprende dipinti, disegni e grafiche, molti dei quali inediti, che ripercorrono la sua carriera. Nel “Tractatus”, elaborato nel 1966, Saffaro esplora le possibilità offerte dalla prospettiva che nel 1985 lo porteranno, grazie all’aiuto di potenti calcolatori e alla collaborazione con alcuni ingegneri dell’Enea di Bologna, ad elaborare la rappresentazione di poliedri di grado elevato a partire dalla forma originaria del doppio cono e della doppia piramide.
Secondo la curatrice della mostra Gisella Vismara: “Gli spazi, la costruzione prospettica, i colori azzurro e grigio ridefiniscono in modo chiaro l’aspetto di un Saffaro interrogante, per il quali i poliedri diventano forme che pongono quesiti non di natura matematica ma piuttosto esistenziale”.
L. Saffaro, I cinque Dodecaedri (1972)
L. Saffaro, Piccolo Olio