Il "senso numerico" dei bambini

27/09/2011

Sul New York Times è apparsa una notizia riguardante uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della Johns Hopkins University guidato dalla psicologa Melissa Libertus, sul "senso numerico" dei bambini e che potrebbe essere correlato all'attitudine matematica che svilupperanno col crescere.

I ricercatori hanno esaminato il cosiddetto "senso numerico", cioè la capacità di intuire i concetti di somma e differenza. Questa abilità esiste in tutte le persone ed è maggiormente evidente nei bambini e nelle popolazioni indigene poiché sprovviste di una istruzione formale. Durante lo studio è stata "misurata" questa capacità nei soggetti in età prescolare mostrando loro degli insiemi di punti lampeggianti di diverso colore su uno schermo di computer. I bambini dovevano valutare quale insieme di punti era più numeroso. Dato che le immagini apparivano molto velocemente, i bambini dovevano ricorre al "senso numerico" e non alla conta. I ricercatori hanno posto anche semplici problemi matematici, notando che i migliori erano quelli con un senso numerico più sviluppato. Infine è stato chiesto di contare ad alta voce il numero di immagini in una pagina, leggere i numeri arabi e fare altri calcoli semplici.

Già studi precedenti avevano dimostrato che esiste una connessione tra il "senso il numerico" e le capacità matematiche negli adolescenti. Ma questo è il primo studio nel quale si esplorano le capacità dei bambini con poca istruzione formale. La dottoressa Libertus ha affermato: "Eravamo interessati alla capacità matematiche basilari che i bambini hanno, prima che entrino nella scuola" e continua "Comprendere il funzionamento di queste capacità potrebbe contribuire a livellare le conoscenze matematiche nei bambini tramite giochi o programmi di formazione volti al miglioramento del senso numerico".