La grazia per Turing a 60 anni dalla morte

27/12/2013

Lo scorso 23 dicembre la Regina Elisabetta II di Inghilterra ha formalmente accolto la domanda di grazia presentata dal ministro della Giustizia Chris Grayling nei confronti di Alan Turing, il genio matematico che durante la seconda guerra mondiale a Bletchley Park riuscì a decodificare l'inviolabile codice delle macchine Enigma usate dalle forze armate tedesche.

Nato a Londra nel 1912, il matematico è considerato il padre dell'Informatica e della crittografia moderna e i suoi successi contribuirono a modificare il corso della guerra. Nel 1952 era stato condannato per la sua omosessualità e sottoposto a castrazione chimica, due anni più tardi si suicidò. Ancora oggetto di polemiche le cause della sua morte: secondo i media britannici, Alan Turing "è stato probabilmente avvelenato con il cianuro, mentre la tesi del suicidio non è mai stata provata". 

La grazia giunge dopo un lungo percorso: già nel 2009, l'allora primo ministro laburista Gordon Brown aveva presentato delle scuse postume, riconoscendo che il grande matematico e logico era stato trattato in modo orribile; nel 2012, anno del centenario dalla nascita di Turing, undici scienziati britannici, tra cui Stephen Hawking, avevano chiesto l'annullamento della condanna del "matematico più brillante dell'epoca moderna".

Alan Turing