Le sei donne che diedero vita al primo computer

02/03/2016

Segnaliamo l'articolo "Furono 6 donne a dare un'anima al computer" apparso su la Repubblica del 1 marzo, nel quale si ricorda la vicenda legata a Kathleen McNulty Antonelli, Jean Bartik, Betty Holberton, Marlyn Melzer, Frances Spence e Ruth Teitelbaum, sei giovani donne che tra il 1945 e il 1946 programmarono l'Eniac il primo supercomputer che poteva svolgere ventimila operazioni al secondo per ciascuno dei suoi venti accumulatori.

Nel 1945 le sei giovani donne, all'epoca tutte ventenni e matematiche di formazione, furono assunte dall’Università della Pennsylvania e spedite a Filadelfia con l’obiettivo di partecipare a un progetto top secret che avrebbe aiutato a vincere la seconda guerra mondiale. Si trattava della messa in funzionamento dell'Eniac, computer progettato dal fisico John Mauchly e l'ingegnere Presper Eckert, che il Dipartimento di Difesa americano pensava di applicare al calcolo delle traiettorie balistiche.

L'Eniac, all'arrivo delle sei donne si presentava come un gigante (grande come una stanza, conteneva oltre 17mila tubi, 1500 relay e 70mila resistenze) che però nessuno sapeva far funzionare. Le sei donne quindi, con grandi sforzi e studi, programmarono e misero in funzione l'Eniac compiendo un'opera di eccezionale livello. Il loro lavoro però non gli fu riconosciuto, infatti quando il 14 febbraio 1945 il computer venne presentato durante un galà ufficiale, Antonelli, Bartik, Holberton, Melzer, Spence e Teitelbaum non furono nemmeno invitate.

K. Antonelli, J. Bartik, B. Holberton, M. Melzer, F. Spence, R. Teitelbaum