Nuovi modelli matematici per prevedere i disastri

15/03/2012

Un nuovo metodo matematico permetterà di descrivere in anticipo e con grande precisione i fenomeni naturali più disastrosi quali i movimenti delle maree nere oppure delle ceneri del vulcano come nel recente caso del vulcano islandese Eyjafjallajökull che nel 2010 ha messo in crisi i trasporti aerei in Europa. Nello studio pubblicato sulla rivista dell'Accademia delle Scienze degli Stati Uniti (Pnas) e condotta da un gruppo di ricercatori dell'Università di Miami vengono sviluppati dei modelli caotici, ideati sui concetti formulati da Lagrange nel XVIII secolo.

George Haller, uno responsabili dello studio, ha affermato: "In sistemi complessi come gli oceani e l'atmosfera, ci sono un gran numero di variabili difficile da comprendere che a volte vengono chiamate casualità". Dopo un lavoro durato oltre dieci anni, i ricercatori hanno sviluppato dei nuovi metodi matematici in grado di descrivere queste strutture nascoste, dette Strutture Coerenti di Lagrange (LCSs). Sfruttando le potenzialità del loro metodo, i ricercatori sono riusciti a elaborare previsioni accuratissime nei movimenti del petrolio e sono così riusciti a intervenire nelle operazioni di arginamento della marea nera provocata dalla Deepwater Horizon nel Golfo del Messico nel 2010.

Alcune simulazioni del modello relative al disastro ambientale nel Golfo del Messico