Premio Fubini 2010 a Matteo Viale

10/11/2010

Sul settimanale TuttoScienze, inserto del quotidiano La Stampa, è riportata un'intervista a Matteo Viale, ricercatore presso l'Università di Torino, che domani (11 novembre), presso Circolo dei Lettori di Torino, riceverà il Premio "Guido Fubini" 2010. Il premio, gestito dal Progetto Polymath e dall’Associazione Subalpina Mathesis, ha l’obiettivo di sostenere le ricerche dei matematici sotto i 45 anni nei settori della matematica pura e applicata.

Nell'intervista Matteo Viale parla degli studi che lo hanno portato a vincere il premio; ricerche che si concentrano sulla logica matematica ed in particolare sulla teoria degli insiemi e gli ordini di infinito. Partendo dagli assiomi di Zermelo-Fraenkel (ZFC), che permettono di superare i paradossi di Russel, e dall'Ipotesi del continuo (CH), che afferma che fra il tipo di infinito dei numeri naturali, interi e razionali (detta infinità numerabile) e l'infinito dei numeri reali (infinità del continuo o Aleph uno) non ci sono altri tipi di infinito, il lavoro di Matteo Viale è stato quello di estendere ZFC non con l'ipotesi del continuo, ma con degli assiomi di "forcing", ottenendo così due teorie parallele.

Come afferma Viale stesso: "Partendo dagli assiomi di "forcing" ho potuto risolvere un problema classico della teoria degli insiemi, quello detto "Ipotesi del cardinale singolare". Per decidere se sia meglio CH o gli assiomi di "forcing" si può cercare di capire quale tra i due dia un quadro più coerente della teoria degli insiemi. Un'analogia si ha in geometria, dove si può aggiungere il postulato di Euclide: "Due rette parallele non s'incontrano mai" e ottenere la geometria euclidea. Oppure negarlo e ottenere la geometria iperbolica o quella ellittica. In entrambi i casi ho una risposta a problemi che, viceversa, non avrei potuto risolvere. Lo stesso si ha con gli assiomi di "forcing" e l'ipotesi del continuo rispetto alla teoria degli insiemi classica ZFC".

 

Link all'intervista.