Salta la ricostruzione della Città della Scienza

06/03/2014

Il 4 marzo cadeva un triste un anniversario, in quella stessa data nel 2013 un incendio di natura dolosa distruggeva la Città della Scienza di Bagnoli, a Napoli. Proprio a un anno di distanza il più grande museo scientifico italiano doveva ripartire, il 4 marzo 2014 era infatti prevista la firma di un "Accordo di Programma Quadro" tra la Fondazione IDIS-Città della Scienza di Vittorio Silvestrini (fisico e ideatore oltre vent'anni fa del progetto scientifico) e cinque diversi ministeri con l'apporto della Regione Campania, del Comune di Napoli, del Provveditorato alle Opere Pubbliche e delle Autorità Portuali napoletane. Grazie a questo documento si prevedeva sia la ricostruzione, in tre anni, dello science centre sia il completamento, entro pochi mesi, di Corporea, altro museo hands on, interattivo e di nuova generazione, con 5000 metri quadrati di esposizione dedicati al corpo umano. L'Accordo prevedeva anche il rilancio di Bagnoli, con la realizzazione di una spiaggia che dall'isoletta di Nisida alla cosiddetta colmata e la bonifica sia dell'arenile sia del mare antistante, inquinati da decenni di attività industriali.

Purtroppo le cose non sono andate così, un colpo di scena ha distrutto la possibilità di rinascita del polo scientifico partenopeo. Alla base della rottura i contrasti tra Comune di Napoli e Regione Campania sulla questione della bonifica di Bagnoli che il Comune vorrebbe fosse inserita nell'accordo. La fumata nera è arrivata al termine di una riunione tra i rappresentanti delle Istituzioni locali mentre il neoministro dell'Istruzione, Università e Ricerca Scientifica Stefania Giannini aspettava di apporre la sua firma all'accordo. Proprio il ministro, delusa e amareggiata ha così commentato: "Avrei preferito trovare un accordo concluso e non un diavolo che si annida nei dettagli come sempre. L'accordo non è saltato, ma deve essere perfezionato. Quello che mi è stato detto dai rappresentanti istituzionali è che devono essere perfezionati alcuni aspetti e forse era meglio se lo facevano nei giorni scorsi. (…) La bonifica di Bagnoli è un aspetto importante che credo possa essere assolutamente incluso. C'è un provvedimento del 2011 al quale credo si ispireranno sia la Regione che il Comune".

Per meglio approfondire la questione vi segnaliamo l'articolo apparso oggi su l'Unità a firma di Pietro Greco nel quale commenta la miopia delle Istituzioni locali che con il loro atteggiamento hanno mandato in fumo una seconda volta la Città della Scienza.

La sinistra si è fermata a Bagnoli, di Pietro Greco, l'Unità, 6 marzo 2014.