Tratto dal n. 101 di "Lettera matematica pristem", pubblichiamo l'articolo di Matteo Bischi sulle ragioni scientifiche, storiche e politiche che spinsero la Reale Accademia delle Scienze di Svezia ad assegnare nel 1909 il Premio Nobel per la Fisica per i contributi sullo sviluppo del telegrafo senza fili, condiviso con Guglielmo Marconi, al tedesco Karl Ferdinand Braun (1850-1918).
Tratto dal n. 99 di "Lettera matematica pristem", tutto dedicato ad Albert Einstein nel centesimo anno dell'esposizione della teoria della relatività, pubblichiamo l'articolo di Vincenzo Barone che ripercorre le tappe significative che hanno portato alla pubblicazione nel 1916 della teoria della relatività.
È un dato di fatto che la scienza in Unione Sovietica ha fatto progressi e ha contribuito ad approfondire conoscenze in molti campi, soprattutto a fini militari, al fine di contrastare la superiorità occidentale. Ma, come Leonardo da Vinci, Galileo e molti altri inventori ci insegnano, la ricerca militare è il modo forse più facile e sicuro per ottenere fondi per i propri studi.
Dal numero 91 di "Lettera matematica pristem", presentiamo l'articolo di Massimo Falcioni e Angelo Vulpiani che omaggia il grande scienziato austriaco Ludwig Boltzmann in occasione dei 170 anni dalla sua nascita.
Victor Hess, Domenico Pacini, Bruno Rossi e la storia dei misteriosi raggi cosmici in un recente libro di Alessandro De Angelis (tratto da Lettera matematica pristem n. 83).
All'inizio di aprile la Procura di Roma, in seguito alle dichiarazioni di un testimone che afferma di aver visto Ettore Majorana a Buenos Aires negli anni '50, ha deciso di riaprire il caso sulla scomparsa del famoso fisico italiano. Sul "caso Majorana" e sull'importanza dei contributi scientifici del fisico catanese abbiamo intervistato lo storico della Fisica Giulio Maltese.
La casa editrice Springer Italia ha recentemente pubblicato il volume ”Per una storia della geofisica italiana” (© Springer Italia 2010) di Franco Foresta Martin e Geppi Calcara. Il libro ricostruisce i primi passi, nella Roma degli anni Trenta, dell'Istituto Nazionale di Geofisica, dedicando un intero capitolo a quella storia dei raggi cosmici che fu l'antefatto dello storico esperimento Conversi, Pancini, Piccione (CPP).
Esattamente 100 anni orsono, i quotidiani di tutto il mondo annunciavano i vincitori annuali del premio Nobel per la Fisica: Guglielmo Marconi e Karl F. Braun, entrambi premiati per “l’invenzione della telegrafia senza fili” come recita la motivazione dell’Accademia.