Robert Boyle
Robert Boyle, nato a Lismore (Irlanda) il 25 gennaio 1627, è stato un fisico, un inventore e un filosofo naturalista irlandese, celebre soprattutto per la legge che porta il suo nome e che lega la pressione e il volume di un gas.
A otto anni fu ammesso all'Eton College e iniziò a viaggiare all'estero con un tutore francese. Soggiornò a Ginevra, visitò l'Italia e si fermò in particolare a Firenze dove studiò alcuni problemi galileiani. Nel 1645 tornò in Inghilterra e, in seguito alla morte del padre e la conseguente eredità, decise di dedicarsi alla ricerca scientifica. Entrò così a far parte di un gruppo di ricercatori, chiamato “Invisible College”, che si dedicavano alla filosofia naturale. Nel 1654 si trasferì a Oxford e, in collaborazione a Robert Hooke, decise di progettare e migliorare la pompa ad aria di Otto von Guericke. Con questa macchina, detta "macchina boyleana", iniziò nel 1659 le ricerche sulle proprietà dell'aria. I risultati, fra cui la nota legge di Boyle, furono pubblicati nell'opera “Nuovi esperimenti fisico-meccanici” del 1660.
Robert Boyle
Lo stesso anno il gruppo "Invisible College" divenne la Royal Society e Boyle divenne membro del consiglio. Nel 1661 pubblicò il libro “The sceptical chymist” nel quale dimostrò che non c'erano prove sperimentali che verificassero le idee di Aristotele secondo cui la materia era formata da quattro elementi (aria, acqua, fuoco e terra). Secondo Boyle la materia era costituita da particelle, le sostanze da atomi diversi, con un modello simile a quello oggi riconosciuto valido.
Nel 1668 si trasferì a Londra dove proseguì i suoi studi. A partire dal 1689 la sua salute peggiorò e si ritirò dagli incarichi pubblici. Boyle è morto a Londra il 30 dicembre 1691.