Federica Pagliari
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Quando s’incontra un reperto archeologico il cui significato è controverso di solito si fa riferimento al luogo dove esso è stato rinvenuto per ricostruirne il senso, una datazione certa e, di conseguenza, la sua destinazione d’uso. Quando poi il reperto è un’iscrizione, come in questo caso, le cui parole sono tutte di facile traduzione e che contiene inoltre all’interno un chiaro gioco enigmistico, comprenderne il legame certo con l’edificio su cui è stato rinvenuto diventa essenziale. Se il testo, ad esempio, è presente all’interno di una chiesa è probabile che sia legato a qualche forma di culto coevo alla costruzione della chiesa stessa con tutte le conseguenze filologiche del caso.