Tratto dalla "Alice & Bob" (n. 38-39) vi proponiamo l'articolo di Gian Italo Bischi in cui indaga la struttura non euclidea dell'opera letteraria del grande scrittore premio Nobel portoghese José Saramago.

Ecco la seconda parte del saggio di Giuseppe Lupo sul dibattito degli anni Sessanta sul cosiddetto romanzo industriale, che vede impegnati scrittori e intellettuali al servizio di grandi aziende. In particolare, intorno al progetto di una fabbrica-comunità matura un genere narrativo che per i suoi legami con la realtà di Ivrea, per i suoi richiami agli ideali di Adriano Olivetti, può essere definito romanzo olivettiano.

Negli anni Sessanta, a seguito del processo di industrializzazione, in Italia si sviluppa il dibattito sul cosiddetto romanzo industriale, che vede impegnati scrittori e intellettuali al servizio di grandi aziende. In particolare, intorno al progetto di una fabbrica-comunità matura un genere narrativo che per i suoi legami con la realtà di Ivrea, per i suoi richiami agli ideali di Adriano Olivetti, può essere definito romanzo olivettiano.

Il primo luglio 1926 si riuniva la Commissione di maturità della classe Terza B dello storico Liceo classico “Massimo d’Azeglio” di Torino, fucina e culla dell’intellighentia subalpina. A rendere la commissione straordinaria sarebbe bastato il nome di uno dei 29 esaminandi: Cesare Pavese...
Nel numero 17-18 di Alice & Bob abbiamo pubblicato un articolo di Mario Porro dal titolo "Le figure del tempo. Dall'orologio alla nuvola". Qui potete trovare la versione integrale dell'articolo.