Il 26 aprile 1986, due esplosioni in un reattore della centrale nucleare di Chernobyl causarono uno dei maggiori disastri nell'epoca del nucleare civile. A vent'anni di distanza, il dibattito sull'energia nucleare non è ancora risolto e la percezione del rischio tecnologico è sempre più presente nelle agende della politica.
In queste pagine, ripercorreriamo i tragici momenti del 1986, a Chernobyl, per poi cercare di capire le posizioni a favore del nucleare di ambientalisti storici. Concludiamo il dossier con l'introduzione di Pietro Greco al libro di Giancarlo Sturloni, "Le mele di Chernobyl sono buone", dedicato al rischio tecnologico.
Questo intervento "Cent'anni di ricerca in Italia: un passato da salvare" è la relazione tenuta da Carlo Bernardini in occasione della cerimonia di consegna della prima edizione del Premio "Federigo Enriques" nel settembre 2004. L'evento è stato organizzato dal Centro Studi Enriques, a Livorno
Tentare di dare anche una vaga idea dell'impegno dello scienziato Carlo Bernardini per la pace, il disarmo e la sicurezza internazionale vorrebbe dire ripercorrere tutta la sua carriera di uomo di scienza e la sua vita di cittadino. E non ho certamente il tempo per farlo.
Un gruppo di prestigiosi scienziati italiani ha espresso tutto il proprio dissenso nei confronti di una "Finanziaria", che taglierebbe i fondi alla ricerca di base. Tra di loro Carlo Bernardini, fisico, docente all'Università "La Sapienza" di Roma, direttore della rivista "Sapere".
Domenica 20 giugno, in Colombia, si terrà il ballottaggio per le elezioni presidenziali. In corsa sono rimasti Juan Manuel Santos e Antanas Mockus, un matematico lituano...
All'inizio di dicembre, per dodici giorni, Milano ha ospitato i rappresentanti dei governi di 188 diversi Paesi che hanno dato vita a COP9, la Nona Conferenza delle Parti che hanno sottoscritto la Convenzione delle Nazioni Unite sui Cambiamenti del Clima.
Il n° 16-17 di "PRISTEM/Storia" è interamente dedicato al tema "scienza e società". Di questo numero della rivista proponiamo ora il saggio e la posizione di Carlo Albero Redi sul dibattuto problema delle cellule staminali
L'intervento è la trascrizione della relazione del professor Salvatore Settis in occasione della cerimonia della consegna dei diplomi ai dottori di ricerca dell'Università degli Studi di Milano il 16 giugno 2004.
La rete nazionale "Scienza e Società" muove i primi passi. Dopo il Convegno di Genova "La ricerca del futuro : qual scienza per quale sviluppo" (fine ottobre 2006), l'assemblea di Bologna del 12 gennaio ha eletto un Coordinamento (provvisorio) costituito da Manuela Arata, Lucio Bianco, Silvia Caianiello, Paola Govoni, Angelo Guerraggio, Giunio Luzzatto.
L'assemblea ha anche discusso le linee-guida dello statuto della Rete (attraverso il quale, nella sua versione definitiva, verranno raccolte le adesioni) e soprattutto posto le basi delle prossime iniziative. Queste approfondiranno i molteplici aspetti dei rapporti tra scienza e società, come si presentano nelle società industriali,cercando di favorire anche in Italia -
tra docenti, ricercatori, cittadini - la consapevolezza della posizione strategica che questi rapporti occupano per lo sviluppo del Paese.
Su questi temi pubblichiamo qui il saggio "Scienza e società oggi" che compare nel n. 16-17 di "PRISTEM/Storia Note di Matematica, Storia, Cultura".