L'occasione per parlaredi Matematica e Architettura – attesa con emozione dagli affezionati e con scadenza biennale – è il Convegno Internazionale Nexus 2006: Architetture and Mathematics che quest'anno si è svolto a Genova nella prestigiosa sede della Facoltà di Architettura.
Lo studio condotto dall'autrice sul "Diogene" rientra in un'indagine che parte da una rilettura del "Fra Luca Pacioli e un discepolo" del 1495
Siamo molto simili ai nostri antenati. Condividiamo con loro il piacere della decorazione con motivi geometrici. Il motivo decorativo in architettonica è utile quanto bello, come afferma Christopher Alexander, teorico dell’architettura: “il principale scopo della decorazione nell’ambiente – in edifici, stanze e spazi pubblici- è di descrivere il mondo nel sua interezza connettendone le parti”[18]; “quando [l’ornamento] è ben impiegato viene sempre utilizzato in luoghi dove vi è un autentica mancanza, la necessità di un po’ più di struttura”.
I pavimenti di Tess JarayTess Jaray è un’artista astratta britannica, contemporanea, che nei suoi dipinti ad olio e nelle stampe ha lavorato a lungo con ritmi e motivi. Alla fine degli anni Ottanta, ha rivolto la sua attenzione al progetto di grandi pavimentazioni urbane nell’ambito di un processo di riqualificazione di alcuni dei maggiori centri cittadini in Gran Bretagna. Tra i suoi lavori spiccano alcuni significativi progetti come il distretto della cattedrale di Wakefield e la Centenary place a Birmingham.
I pavimenti di Carlo Scarpa A quasi mille anni dalle opere dei Cosmati, l’evoluzione più interessante è costituita da un affinamento della capacità di valutare cosa sia riconoscibile come pattern, l’acquisizione di un più sofisticato “senso dell’ordine”. Il pavimento che l’architetto italiano Carlo Scarpa progettò, nel 1961, per uno spazio relativamente piccolo all’interno del museo del palazzo Querini Stampalia a Venezia, è un segno di questo mutamento (Figura 8) [11].
I pavimenti cosmateschi, coloratissimi tappeti marmorei la cui ricchezza e varietà contrasta con l’austera semplicità delle architetture romaniche nelle quali sono inseriti, nonostante l’inevitabile degrado prodotto dal trascorrere di quasi mille anni, riescono ancora a sopraffare i nostri sensi con la loro vibrante bellezza.
Le tracce della cultura materiale di tutte le civiltà che ci hanno preceduto, testimoniano della seduzione che i motivi geometrici, da sempre, esercitano sull’uomo. Questo fascino si traduce nella propensione che spinge gli esseri umani a decorare tutto ciò che li circonda: gli oggetti, i corpi, l’ambiente.
Barcellona è una delle mete più scelte per i viaggi di istruzione delle scuole superiori, a maggior ragione per quelle di indirizzo artistico. È una città magica e quasi esoterica dove le sorprese, la giocosità e il colore si percepiscono in ogni angolo e in ogni strada, soprattutto in quelle - per la verità molteplici - in cui si affacciano i lavori dell'architetto catalano Anton Gaudì...
In occasione della mostra e della pubblicazione del catalogo di Tobia Ravà Variazioni esponenziali (curato da Umberto Daniele), pubblichiamo alcune riflessioni di Piergiorgio Odifreddi sul rapporto Matematica-Arte.