Karl Menger

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Karl Menger, matematico austriaco nato a Vienna il 13 gennaio 1902 (e morto nell’Illinois nel 1985), è autore di importanti contributi in Algebra e Geometria. Particolarmente significativi sono i suoi apporti alla Topologia con una definizione locale di dimensione, il cosiddetto teorema di Menger-Nöbeling (da lui dimostrato nel 1928) che afferma che ogni spazio metrico compatto n-dimensionale è omeomorfo a qualche sottospazio dello spazio euclideo (2n+1)-dimensionale e una definizione di curva che lo accomuna a P. S. Ulisohn.

 Menger era stato studente di Hans Hahn, ricevendo il dottorato presso l’Università di Vienna e andando poi a insegnare ad Amsterdam su invito di L. E. J. Brower. Nel 1925 era tornato a Vienna. Nel 1937 emigrerà negli Stati Uniti dove sarà professore nell’Indiana e (dal ’46 in poi) all’Illinois Institute of Technology, diventando professore emerito nel 1971.

ritratto di Karl Menger

 

 Nel periodo viennese fu uno dei più assidui partecipanti alle riunioni del “Circolo di Vienna” dirigendo il seminario “Mathematisches Kolloquium” che affrontava anche temi di Matematica applicata all’Economia. In questo campo Karl Menger era “figlio d’arte”: suo padre Carl (1840-1921) era stato uno dei primi teorici del marginalismo, prima di diventare a Vienna consigliere economico dell’imperatore Francesco Giuseppe I d’Asburgo. Negli anni Trenta, Karl Menger fu autore anche di alcuni saggi metodologici sul positivismo logico pubblicando in particolare nel ’34 un volume che sarà molto apprezzato dal suo amico Oskar Morgenstern.