Per ricordare Luigi Luca Cavalli Sforza, il grande genetista scomparso lo scorso 31 agosto all'età di 96 anni, proponiamo un'applicazione riguardante la genetica delle popolazioni in cui, per calcolare la "distanza tra le popolazioni", il celebre scienziato ricorre a l prodotto scalare di vettori.
Pubblchiamo il contributo di Angel Vulpiani sui limiti dell'utilizzo dei Big Data. Ringraziamo l'autore e il blog divulgativo sulla Matematica applicata "Math is in the air" - da dove è tratto il contributo - per averci permesso di pubblicare questo articolo.

Ripercorriamo brevemente la storia dei Laboratori di Pregnana Milanese, culla dell'Informatica italiana, nati nel 1962 per ospitare la sede della Divisione Elettronica Olivetti.

Vari autori hanno ricostruito, nel numero 12-13 di PRISTEM/Storia, le vicende legate alla nascita dell'informatica in Italia e alla costruzione e acquisto dei primi calcolatori. Nel 1954-5 l'avvento del computer -come scrive Corrado Bonfanti- riguardava inizialmente una ristrettissimaa cerchia di specialisti mentre "l'opinione pubblica era coinvolta solo a livello emozionale: nasceva il mito del cervello elettronico".
Il n. 72 di “Lettera Matematica PRISTEM” riporta un passo estratto da un testo di Sandro Faedo in cui il matematico pisano racconta alcuni episodi di un suo viaggio negli USA, negli anni '60, per intensificare i rapporti di “collaborazione” con l'IBM. Il brano che qui riportiamo - sempre tratto dal testo scritto da Sandro Faedo – è invece un aneddoto sul rigore dei matematici e, in particolare, di Eugenio Bertini quale esaminatore (in un concorso universitario) di Beppo Levi.
Tradizionalmente vengono chiamate Matematica pura e applicata . Costituiscono in ambito matematico la ricerca di base, curiosity driven , quella che non si pone tante questioni sulla propria utilità, contrapposta a quella invece che applica risultati trovati precedentemente per risolvere specifiche situazioni o che comunque trae le motivazioni del proprio sviluppo da problemi concreti o suggeriti dalle altre discipline.
Da antico informatico so bene che il computer generalmente non è una soluzione ma un mezzo: dato un qualsiasi problema, il computer può validamente servire come supporto all'attività risolutiva portata avanti da un uomo, semplificandone ed accelerandone il lavoro. Ma non bisogna prendere per oro colato i risultati ottenuti, né demandare interamente alla macchina la soluzione del problema stesso.
Nei dizionari, la definizione di "complessità" non è complessa. Ma ci sono almeno due modi di intenderla, riferendola alla interdisciplinarietà o agli effetti di multiscala. E, in ogni modo, i sistemi dinamici non ne esauriscono lo studio. Le nuove sfide della Matematica.