Pierre Duhem

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Pierre Maurice Marie Duhem, nato a Parigi il 10 giugno 1861, è stato un filosofo e storico della scienza, noto principalmente per le sue opere riguardanti la storia del progresso scientifico durante il Medioevo.

Nel 1882, arrivato primo negli esami di ammissione sia all’École Polytechnique sia all’École Normale, decise di iscriversi a quest’ultima intraprendendo un curriculum di studi scientifici. Nell’84, quando ancora studiava all’École Normale, Duhem pubblicò il suo primo articolo sulle cellule elettrochimiche. Sempre nello stesso anno consegnò la tesi di dottorato, riguardante il potenziale termodinamico in Fisica e Chimica e nella quale definì il criterio per le reazioni chimiche in termini di energia libera. Questo criterio doveva sostituire quello errato proposto 20 anni prima da Marcellin Berthelot. Poiché Berthelot godeva di grande fama la tesi di Duhem venne respinta. Convinto dell’esattezza della sua tesi la ripropose nel 1886 contro il parere generale in quanto Berthelot era appena diventato Ministro dell’Educazione francese. Decise quindi di dedicarsi allo sviluppo di una nuova tesi matematica sul magnetismo, che venne accettata nel ’88.

Pierre Duhem

 

Duhem si dedicò molto alla Filosofia e alla Storia della scienza. Raccolse i suoi studi nell’opera in 10 volumi (pubblicati a partire dal 1913) intitolata “Le système du monde: histoire des doctrines cosmologiques de Platon à Copernic”. In questo lavoro Duhem, diversamente dagli altri storici che denigravano l'epoca medioevale, sostenne la tesi che la Chiesa Cattolica aveva contribuito allo sviluppo della scienza occidentale.

In epistemologia il suo nome è legato alla cosiddetta tesi di Quine-Duhem, secondo la quale poiché ogni modello teorico (come al meccanica newtoniana) costruito per spiegare una serie di fenomeni è costituito da una moltitudine di ipotesi tra loro interconnesse; un'eventuale falsificazione del modello attraverso i dati sperimentali non chiarisce quale (o quali) delle ipotesi è falsa. In questo modo la tesi di Quine-Duhem è spesso interpretata come una critica alla teoria falsificazionista di Karl Popper.

Duhem è morto il 14 settembre 1916 a Cabrespine.