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Dopo aver messo il teorema ai voti, il professore decide: "poiché la maggioranza degli studenti è favorevole, lo dimostriamo". Non è il comportamento solito al quale ci ha abituato la scuola, ma lo era per Laurent Schwartz: uno dei massimi matematici del Novecento, che a ottantadue anni ci ha narrato la propria vita in "Un mathématicien aux prises avec le siècle (Odile Jacob, 1997)".
«Nella mia attività filosofica vi è una svolta fondamentale: negli anni 1899-1900, adottai la filosofia dell'atomismo logico e il metodo di Peano nell'ambito della logica matematica. Ciò rappresentò una trasformazione tanto grande da rendere il mio lavoro precedente, a eccezione di quello puramente matematico, irrilevante rispetto a tutto ciò che feci in seguito. Il cambiamento avvenuto in quegli anni rappresentò una rivoluzione; i cambiamenti successivi ebbero il carattere di una evoluzione».(1)
Il Premio Descartes 2006, per la comunicazione scientifica, è stato assegnato a Vittorio Silvestrini, il fisico italiano che ha fondato la Città della Scienza di Napoli. Il prestigioso riconoscimento, conferito dalla Commissione Europea, è nato per ricompensare l'eccellenza nella ricerca e per incoraggiare i professionisti dell'informazione scientifica a rendere accessibili al grande pubblico i risultati della scienza. La cerimonia di assegnazione avrà luogo a Bruxelles il 7 marzo 2007. In occasione del conferimento del Premio Descartes, Vittorio Silvestrini ha accettato di rispondere ad alcune nostre domande.
Molte sono le iniziative tenute in questi mesi per ricordare la figura di Edoardo Amaldi (1908-1989) a 100 anni dalla nascita. In particolare, di grande rilevanza il convegno tenutosi all'Università "La Sapienza" di Roma dal 23 al 25 di ottobre. Pubblichiamo qui il testo letto, nell'occasione, da Carlo Bernardini.
Spezzando un silenzio che durava da secoli, Archimede ha acconsentito a concederci un'intervista esclusiva, nella quale parla non solo del passato ma anche del presente della Matematica.
Ho incontrato Imre Toth a Cosenza, nel luglio di del 1992, al III Minicorso di Storia delle Matematiche. Sapevo della sua presenza e confesso di essere partito da Napoli con la speranza di fargli un'intervista per la Lettera PRISTEM. Il "Minicorso" si è concluso con un dibattito su "Archimede tra mito e scienza" durante il quale Imre Toth ha preso appunti e chiesto precisazioni senza però intervenire nella discussione. E quest'ultima circostanza, in un certo senso, mi ha fatto piacere: temevo, infatti, che nel suo intervento potesse anticipare i temi che avrei voluto trattare nella mia intervista.
10 domande a Stefano Bartezzaghia cura di Rosi Tettamanzi Guerraggio, responsabile italiana dei Campionati Internazionali di Giochi MatematiciSiamo su un sito di Matematica, abbia pazienza! Scopriamo subito le carte: quale è stato il suo rapporto con la Matematica sui banchi di scuola?
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