Piergiorgio Odifreddi
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Insegna Logica all'Università di Torino. I suoi scritti, oltre che di Matematica, si occupano di divulgazione scientifica, storia della scienza, filosofia, politica, religione, esegesi, filologia e saggistica varia.
Nel 1976 l'Associazione degli Scrittori di Fantascienza Americani radiò dai suoi membri onorari Stanislav Lem, reo di aver scritto "Fantascienza: un caso senza speranza (con eccezioni)". Secondo le condivisibili accuse avanzate nel saggio di Lem, il novantanove per cento della fantascienza è un genere di consumo mercizzato e massificato e dunque dozzinale e stereotipato.
In occasione del conferimento del premio Abel 2004, riproponiamo una "vecchia" intervista a Michael Atiyah, già pubblicata sul nostro sito.
Piergiorgio Odifreddi l'aveva incontrato, a Milano, nell'autunno 2001.
Spezzando un silenzio che durava da secoli, Archimede ha acconsentito a concederci un'intervista esclusiva, nella quale parla non solo del passato ma anche del presente della Matematica.
Laurent Schwartz è morto giovedi 4 luglio - la notizia della sua scomparsa è però stata comunicata qualche giorno dopo - all'età di 87 anni. Con lui scompare uno dei più importanti e significativi matematici del Novecento.
Dopo aver messo il teorema ai voti, il professore decide: "poiché la maggioranza degli studenti è favorevole, lo dimostriamo". Non è il comportamento solito al quale ci ha abituato la scuola, ma lo era per Laurent Schwartz: uno dei massimi matematici del Novecento, che a ottantadue anni ci ha narrato la propria vita in "Un mathématicien aux prises avec le siècle (Odile Jacob, 1997)".
I legami tra scacchi e Informatica sono noti a tutti, soprattutto da quando il computer ha cominciato a battere il campione del mondo. Meno noti -ma non per questo meno significativi- sono i legami fra scacchi e Matematica: il gioco si può infatti considerare un vero e proprio sistema formale, il cui unico assioma è costituito dalla posizione iniziale dei pezzi sulla scacchiera, le cui regole determinano come si possono muovere i pezzi e i cui teoremi sono le posizioni di scacco matto.
"La mia vita - o quantomeno ciò che ha meritato di chiamarsi tale - una vita singolarmente felice pur tra varie vicissitudini, è inscritta fra il 6 maggio 1906, giorno della mia nascita, e il 24 maggio 1986, data della morte di Eveline, mia moglie e compagna.'' In questo modo, sorprendente per un uomo dal leggendario cattivo carattere, inizia Ricordi di apprendistato (Einaudi, 1994), l'autobiografia del grande matematico André Weil.
Mi sono interessato per la prima volta di Zichichi casualmente, come succede spesso nella vita. In libreria ho visto il suo Infinito e, poiché quello era il "mio" campo, l'ho sfogliato. Il nome dell'autore lo conoscevo per sentito dire, ma solo superficialmente, e di lui non sapevo altro se non che fosse un fisico. Ma, leggendo a caso, non ho creduto ai miei occhi: le castronerie e le assurdità erano così tante e così abissali, a partire da quella che diceva che Godel aveva provato che "esistono teoremi non dimostrabili", che non ho resistito alla tentazione di farne una recensione.
In occasione della mostra e della pubblicazione del catalogo di Tobia Ravà Variazioni esponenziali (curato da Umberto Daniele), pubblichiamo alcune riflessioni di Piergiorgio Odifreddi sul rapporto Matematica-Arte.
Il 9 ottobre 1967, il rivoluzionario argentino Ernesto Che Guevara fu assassinato per ordine del dittatore boliviano Barrientos, su diretto suggerimento telefonico del presidente statunitense Lyndon Johnson. Era stato arrestato il giorno prima a Valleverde e in tasca gli era stato trovato un foglio con una lunga sequenza casuale di numeri, senza alcun ordine apparente.