Marino Ghetaldi
Marino Ghetaldi, nato il 2 ottobre 1568 a Ragusa di Dalmazia, è stato uno dei pionieri nello studio delle applicazioni dell'Algebra alla Geometria.
Ghetaldi, dopo aver compiuto gli studi prima presso i francescani poi al liceo, a 18 anni venne ammesso nel Maggior Consiglio, organo legislativo della Repubblica, ricevendo poi ulteriori incarichi pubblici. Nel frattempo Ghetaldi proseguiva i suoi studi scientifici e umanistici. A partire dal 1597 iniziò a viaggiare per l'Europa: si reco a Roma dove seguì le lezioni di Cristoforo Clavio, ad Anversa dove fu allievo di Michel Coignet e a Parigi dove strinse amicizia col matematico François Viète. In particolare Ghetaldi proseguì l'opera di ricostruzione dei lavori perduti di Apollonio. In seguito si trasferì in Inghilterra e poi a Padova, dove conobbe Paolo Sarpi e Galileo Galilei.
Tornato nella città natale, Ghetaldi ricoprì svariate funzioni pubbliche e qui morì l'11 aprile 1626.
Marino Ghetaldi
Ghetaldi si dedicò principalmente alla Fisica e Geometria, in cui fu precursore di Descartes nello studio della Geometria analitica. La sua prima pubblicazione “Promotus Archimedus” (1603) conteneva un'accurata tavola dei pesi specifici dei solidi e dei liquidi. Nel suo secondo lavoro studiò le parabole ottenute dalle sezioni coniche. Ghetaldi fu soprattutto famoso per i suoi studi nell'Ottica geometrica, alla quale dedicò sette opere. In “Variorum problematum collectio” (1607), libro che contiene la soluzione di 42 problemi geometrici, pose le basi dell'applicazione dell'Algebra alla Geometria. Negli ultimi anni Ghetaldi costruì a Ragusa lo specchio parabolico (con diametro di 66 cm), ancor oggi conservato al National Maritime Museum di Londra.