Carl Jacobi
Carl Jacobi, nato il 10 dicembre 1804 a Potsdam (Germania), è celebre per i suoi contributi alla teoria delle funzioni ellittiche e per le ricerche in teoria delle equazioni alle derivate parziali applicate ai sistemi dinamici.
Si era iscritto all'Università di Berlino e nel 1825 aveva ottenuto il dottorato con una tesi sull’analisi della teoria delle frazioni. Dal 1827 al 1842 tenne la cattedra di Matematica a Königsberg. Nel 1829 scrisse un trattato sulle funzioni ellittiche che ebbe grande importanza per lo sviluppo della Fisica matematica. Nell’opera si poneva il problema di “integrare le equazioni del secondo ordine ottenute dall'equazione dell'energia cinetica". Esempi in cui queste equazioni del moto sono integrabili, con soluzioni espresse in termini di funzioni ellittiche, sono dati dal moto del pendolo e della cosiddetta trottola di Lagrange in un campo gravitazionale costante. Jacobi fu inoltre il primo matematico ad applicare le funzioni ellittiche alla teoria dei numeri dimostrando il teorema del numero poligonale di Fermat.
Nel 1843 Jacobi ebbe un tracollo fisico causato dal troppo lavoro. Decise quindi di trasferirsi in Italia per alcuni mesi di riposo. Al suo ritorno in Germania si spostò a Berlino, dove visse fino alla morte avvenuta il 18 febbraio 1851.
Carl Jacobi
Oltre a interessarsi delle equazioni alle derivate parziali, Jacobi fu uno dei primi cultori della teoria dei determinanti. Definì quello funzionale formato dalle derivate parziali prime di una funzione vettoriale a n componenti, ciascuna di n variabili, chiamato Jacobiano e molto applicato in varie ricerche di analitiche. Studiò la teoria planetaria e altri problemi di dinamica. In Meccanica celeste, nel 1836, introdusse il cosiddetto integrale di Jacobi relativo ad un sistema di coordinate celesti.